Gianluca Grignani e le critiche a Sanremo: «Gonfio? ecco perché…»

Gianluca Grignani si è esibito sul palco della kermesse canora assieme a Irama

Gianluca Grignani e le critiche a Sanremo: «Bodyshaming. Gonfio? ecco perché »
Gianluca Grignani e le critiche a Sanremo: «Bodyshaming. Gonfio? ecco perché…»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Aprile 2022, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 16:33

Gianluca Grignani torna a parlare di Sanremo 2022, in cui si è esibito assieme a Irama. Grignani durante la kermesse ha subito molte critiche per via del suo fisico, oltre alle voci che lo volevano in lite col suo collega subito dopo l’esibizione sul placo.

Anna Tatangelo single, svelate le cause dell'addio a Livio Cori

Gianluca Grignani (Instagram)

Gianluca Grignani e le critiche a Sanremo

Gianluca Grignani torna a parlare delle critiche subite a Sanremo 2022, in cui si è esibito assieme a Irama: «Onestamente di tutto questo poco mi importa – ha spiegato in un’intervista a “Chi” - preferisco vivere e suonare.

Dopo il Festival sono rientrato a casa e ho ricominciato a fare musica. Hanno scritto che sembravo gonfio? Sono stato oggetto di body shaming? Caz** loro. A me non frega nulla. Avevo preso del cortisone perché avevo un calo di voce tremendo. Però le dico una cosa: sono un figo pazzesco».

Era girata poi la voce di una sua lite con Irama: «Dopo l’esibizione sono andato in hotel a mangiare una bistecca. I giornali hanno scritto che io e Irama abbiamo fatto a botte dietro le quinte. Questo perché c’è sempre Grignani di mezzo. A 50 anni non do più peso a queste cose. Mi sono rotto. Tutti oggi, attraverso i social network, vivono le vite degli altri, eppure non sanno un ca*** delle vite degli altri. Io invece vivo. Punto».

Gianluca è diventato famoso molto giovane: «Il successo che spacca la faccia troppo presto, appena maggiorenne, è una bestia difficile da gestire. O lo sbrani, o vieni sbranato e finisci dentro la fabbrica di plastica, come dice una mia canzone. Ieri non ero pronto per essere ‘libero’, ma volevo esserlo a tutti i costi. Oggi sono un uomo libero, capace di ascoltare, capace di imparare anche dagli altri, ma soprattutto voglio che il mio pubblico diventi il mio primo interlocutore. Io lo so, sono impegnativo perché esisto. Chi vuole stare con me deve saper rischiare: con me si "vive", non si sta tanto per esserci».

© RIPRODUZIONE RISERVATA