“Lo rifarei 100 volte”. Wilma Facchinetti racconta la sua versione del litigio con Laura Cremaschi (di cui, si è poi scoperto, era complice in uno scherzo ordito da Le Iene contro il marito Francesco). «Mentre chiedeva il selfie a Francesco, gli accarezzava le collane. A un certo punto vado in bagno e la trovo seduta al mio posto, accanto a mio marito e con il mio cibo davanti, chiedendo il numero di Francesco e facendo vedere a mio marito le sue foto sexy, in mutante dal suo Instagram».
Cosa è successo al ristorante
Ma non finisce qui. Lady Facchinetti continua: «Appena ha visto Francesco andare in bagno, si è alzata dalla sedia, si è aperta la giacca, aggiustata il décolleté e l’ha inseguito. Io li raggiunti e ho sentito chiedere altri selfie perché quelli precedenti erano venuti male, lo ha fatto insistentemente». A questo punto la moglie di Facchinetti non ci ha visto più: «Le ho detto: hai rotto il c…o. Lei ha iniziato ad inveire contro di me dandomi della pazza, della oscena, scandalosa, perché me la stavo prendendo per una semplice foto. Ma non era così. Allora ho preso un bicchiere e le to tirato l’acqua addosso e il bicchiere sul tavolo. Lo rifarei con chiunque si comporta come lei con mio marito».
Il videomessaggio di Facchinetti
La replica di Wilma arriva proprio su Instagram, dove la Cremaschi ha pubblicato il video dell’aggressione (come fa notare Facchinetti: “misteriosamente c’era qualcuno che riprendeva una situazione che è precipitata in un millesimo di secondo”). Intanto la vicenda è diventata un processo social. Il video postato da Laura Cremaschi sembra aver sortito l’effetto contrario: pullulano i commenti in cui Las Bonas viene vista come la carnefice e non come vittima della situazione, “La Lady una di noi”, “Aggredita? Ma dai”, “Casualmente qualcuno era pronto a riprendere tutto”, “Meno gatte morte”. E poi spunta il commento misterioso di Nina Moric: «Grande Lady Facchinetti, vai Lauretta ora insegna agli angeli ad aspettare gli uomini sposati fuori dai bagni». C’è tanta solidarietà femminile nel “sentirsi tutte un po’ Wilma Facchinetti”, ma la violenza non è mai la risposta giusta.
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