L'emergenza Coronavirus fa bene all'ambiente: fiume Sacco mai così pulito

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Giovedì 19 Marzo 2020, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 17:41

Che succede a Ceccano al tempo del ‘Coronavirus’? I cittadini di Ceccano provano ad affrontare l’emergenza nel rispetto delle direttive e mostrandosi grosso modo consapevoli del difficile momento che il mondo intero sta affrontando. Al netto delle irregolarità minime che sono in linea con la media c’è da dire che è visibile, lungo le principali arterie, il drastico calo del traffico e del transito dei pedoni.

Certo, come confermano le forze dell’ordine si registra soprattutto nelle ore del mattino un maggiore movimento dovuto agli spostamenti per lavoro o alle consentite uscite per gli approvvigionamenti. Sono molte le private iniziative per la fornitura di mascherine di protezione che molti stanno mettendo a disposizione della collettività in maniera gratuita.

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E non mancano le curiosità come la richiesta di transito fuori territorio comunale che un apicoltore ha formulato al Comando di polizia locale trovandosi in una condizione di ‘emergenza ecologica’ per l’acquisto di specifici medicinali da somministrare al suo alveare. Una necessità legata alla sopravvivenza di una specie in via d’estinzione, considerata anche il ‘termometro’ dell’inquinamento. Il lasciapassare per permettere e assicurare la cura delle api è arrivato senza alcuna difficoltà.

Ad una decina di giorni dalla stretta data dal governo, con la sospensione dell’anno scolastico e di quasi tutte le attività commerciali e aziendali, e dopo le chiusure imposte anche nelle molte aree verdi pubbliche, sono emersi i primi ‘effetti collaterali’. Il più importante riguarda il fiume Sacco le cui acque in questi giorni scorrono limpide come mai, lasciando poco spazio alle opinioni sul perché fino all’arrivo dell’emergenza Coronavirus, invece, fossero luride e melmose.

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L’intensa attività di controllo sul territorio da parte degli agenti di polizia locale e dei carabinieri prosegue ogni giorno sia nel centro urbano che nelle aree periferiche e tutto sommato sono poche, e non gravi, le situazioni di irregolarità registrate. (Maria Laura Lauretti)

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