Positivo al Covid-19 il direttore sanitario della Asl di Frosinone, tampone negativo sul manager

Il direttore generale Stefano Lorusso e il direttore sanitario Patrizia Magrini
Il direttore generale Stefano Lorusso e il direttore sanitario Patrizia Magrini
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 31 Marzo 2020, 22:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 21:41

Il coronavirus arriva fino ai vertici della Asl di Frosinone. E' di queste ore la notizia che è risultata positiva al Covid-19 anche il direttore sanitario Patrizia Magrini, uno dei dirigenti dell'azienda sanitaria ciociara maggiormente impegnati sul fronte dell'epidemia essendo un'esperta di malattie infettive e in quanto tale dal 2016 fino all'ultimo incarico a Frosinone direttore dell'ospedale "Spallanzani" di Roma. 

Come impone il protocollo sono stati sottoposti a tampone tutti coloro che in questi giorni hanno lavorato a più stretto contatto con la dottoressa Magrini, tra loro anche il direttore generale della Asl di Frosinone, Stefano Lorusso. Il test ha dato esito negativo. A darne notizia questa mattina lo stesso maganer: «Su indicazione del Servizio Igiene Pubblica, e seguendo tutte le prescrizioni di sorveglianza epidemiologica dello stesso Servizio, sono in Ufficio a portare avanti il mio lavoro. Sono molto dispiaciuto per il direttore sanitario aziendale, la dottoressa Patrizia Magrini, attivissima ed in prima linea nella battaglia di riorganizzazione del nostro sistema sanitario provinciale per fronteggiare il Covid-19, con la quale sono in conttatto più volte al giorno. Conoscendola coriacea ed esperta di queste situazioni sono certo che tornerà presto in piena forma».

Il direttore generale coglie l'occasione per ribadire: «Voglio però ribadire a tutti – e gli ultimi casi di questi giorni lo dimostrano testardamente – che questo virus può colpire chiunque senza alcuna distinzione e che, anche se stiamo verificando una lieve attenuazione dei contagi, non bisogna abbassare la guardia. Ci si deve attenere rigorosamente a disposizioni e consigli dei medici!»

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La notizia della Magrini è arrivata nello stesso giorno in cui si è appreso che è risultato infettato anche il primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino il dottor Bruno Macciocchi è risultato positivo al tampone da Covid-19 e con due infermiere.

In generale i contagi in provincia di Frosinone sono stabili, ma c’è un nuovo morto e la Ciociaria è il territorio delle province laziali più colpito dal Coronavirus. Sono 434 le persone che, dal 9 marzo in poi, sono risultate positive, anche se, oltre venti, con il passare dei giorni, sono guarite.

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Il numero degli attuali contagiati è di 412.  Il picco massimo dei contagi  c'è stato lo scorso il 26 marzo scorso: in un solo giorno sono ci sono stati 47 contagi. Il giorno in cui ci sono stati meno contagi, invece, è stato l’11 marzo con due persone positive.

La media dei malati di Covid-19 in 23 giorni di emergenza (dal 9 marzo al 31 marzo) è stata di quasi 18 persone positive al giorno. Ciò vuol dire che, in termini percentuali, lo 0,8% della popolazione (composta di 487.537 abitanti) è malata.

Nel tardo pomeriggio di ieri c’è stato il decesso di una donna di 76 anni di Ausonia ricoverata all’ospedale Spaziani di Frosinone, non conteggiata nei dati, gli ultimi dati del mese di marzo diramati ieri alle 17 dalla Regione Lazio, perché il calcolo viene fatto nell’arco delle 24 ore (nel caso specifico dalle 16 di lunedì 30 marzo alle 15.59 di ieri, 31 marzo), mentre la donna è morta nel tardo pomeriggio.

Per il resto in provincia di Frosinone ci sono stati 18 nuovi contagi. Per un totale (al netto dei guariti), di 412 malati, di questi 249 sono ricoverati negli ospedali Covid, 8 sono in terapia intensiva e 121 in isolamento domiciliare. Altri 14 casi sono in via di definizione. 

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«Abbiamo registrato, su scale regionale, un dato di 181 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta al 6%», ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. 

Ci sono due buone notizie: non non si sono registrati contagi alla Residenza sanitaria assistenziale Ini-Città Bianca di Veroli e alla Casa di Cura San Raffaele di Cassino. Le due strutture sanitarie, assieme sotto stretta osservazione da parte della Regione, dell’Asl e della Prefettura. Nella tarda serata di lunedì quattro pazienti del San Raffaele sono stati trasferiti in due strutture in provincia di Roma, restano, quindi, solo sette pazienti, asintomatici, in isolamento nella struttura cassinate.

Altro spiraglio sono le altre 145 persone uscite dall’isolamento domiciliare, anche se il numero degli isolati sono sempre tantissimi: 1049, per la precisione. 

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