Salome alla Scala, regia di Michieletto: prima nuova produzione dopo il lockdown

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Sabato 20 febbraio, a partire dalle 19.50 su Rai5 e dalle 20.00 su Radio3, Rai Cultura popone la Salome di Richard Strauss con il Maestro Riccardo Chailly sul podio, registrata al Teatro alla Scala di Milano. Il nuovo allestimento di Salome del Teatro alla Scala, affidato al regista Damiano Michieletto, avrebbe dovuto andare in scena nel marzo 2020: le prove erano già avanzate quando, il 23 febbraio, l'attività dei teatri è stata interrotta dalla prima ordinanza di contenimento della pandemia. A un anno di distanza lo spettacolo arriva sulla scena del teatro milanese, prima nuova produzione scaligera dopo il lockdown. Sul podio il Direttore musicale del Teatro alla Scala Riccardo Chailly, già previsto nella produzione originale del 2020, che sostituisce l'indisposto Zubin Mehta e che realizza così la sua prima collaborazione, a lungo progettata, con Michieletto. Lo spettacolo è stato registrato il 18 e 19 febbraio e viene trasmesso con l'introduzione di Stefania Battistini e la regia televisiva di Arnalda Canali.

«Ho voluto rappresentare la dinastia di Erode come l'emblema di una crudele tragedia familiare - dice Michieletto - Salome è orfana del padre, ammazzato da sua madre Erodiade che ne ha sposato il fratello. La ragazza è descritta da Oscar Wilde, nel testo su cui Strauss si basa per la sua opera, come una colomba, pallida, con manine bianche e piccoli piedi: è un'adolescente traumatizzata dall'ambiente familiare violento e malato che è la corte di Erode, al quale viene offerta dalla stessa madre. In questo incubo familiare compare Giovanni il Battista, che rappresenta la voce della verità, quella che fa emergere il passato di violenza e sangue. È confinato in una cisterna descritta come una tomba, di cui è pericoloso sollevare il coperchio. Jochanaan è come un'epifania: viene a squarciare il velo sotto il quale venivano nascosti i segreti della dinastia di Erode».