Da Manduria alla Valle d'Itria: viaggio su treni e autobus tra disagi e collegamenti sbagliati

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Lasciandosi il Salento alle spalle, il viaggio di Quotidiano riprende da Manduria, terra dei Messapi e del vino Primitivo in direzione Valle D’Itria. Il percorso complessivo è di 166 chilometri tra andata e ritorno, con soste a Taranto, Martina Franca, Cisternino e Ostuni. Zainetto in spalla, l’avventura comincia con la partenza del treno regionale prevista per le 8.40 (1,10 euro). Entrando in stazione a Manduria, si ha la sensazione che sia poco frequentata. Non c’è un bar e nemmeno una biglietteria, se non quella automatica. Alle 9.05 e con 20 minuti di ritardo, arriva quello che non si può certamente definire un mezzo all’avanguardia. In gran parte simile ad un cumulo di vecchia ferraglia, l’immagine che emerge non è delle migliori. A bordo, pochi ragazzi e qualche pendolare. Per un disabile in carrozzina entrare è un’impresa. Naturalmente, nessuna traccia di prese elettriche per ricaricare dispositivi elettronici, mentre il caldo si può fronteggiare solo tenendo aperti i finestrini.

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