Francia, rave di Capodanno con 2.500 persone: la polizia riesce a fermarlo dopo due giorni

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Quando stamattina gli ultimi reduci dei 2.500 partecipanti ai due giorni di «sballo» techno di un rave-party selvaggio di Capodanno hanno abbandonato la campagna di Lieuron, la scena che si è presentata ai poliziotti era surreale: intirizziti dal freddo, barcollanti per la stanchezza e gli abusi di sostanze, decine di ragazzi uscivano dalle tende e sparivano nella nebbia gelata. Sette persone sono questa sera in stato di fermo, decine i verbali, parecchi ancora i ricercati: questo il bilancio di un evento che le autorità della regione di Rennes, nel nord-ovest della Francia, non sono riuscite ad impedire.

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Da giovedì, gli altoparlanti hanno sparato le note martellanti della techno-music 24 ore su 24. Le migliaia di partecipanti, arrivati dalla Francia e dall'estero, hanno pagato l'ingresso dopo aver prenotato da settimane l'evento clandestino. Ignorata ogni regola della pandemia, a cominciare dalla tenuta stessa della festa con migliaia di persone in una notte di San Silvestro in cui il governo aveva imposto a tutti i cittadini di non uscire e di non partecipare al minimo assembramento, neppure in case private. La situazione è apparsa già ieri talmente grave da spingere il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, a convocare una riunione d'emergenza nella sera del giorno di Capodanno. Nel tentativo, vano, di interrompere il rave, durato 36 ore consecutive, 3 poliziotti erano già rimasti feriti dopo essersi avventurati nella «bolgia». Oltre 1.600 i verbali compilati da polizia e gendarmi, ognuno con multa almeno di 135 euro per violazione del coprifuoco. Darmanin ha parlato di «1.255 violazioni delle norme anti-Covid e 420 altre infrazioni del codice, 225 delle quali in relazione all'uso di stupefacenti».

Droga di ogni tipo è stata ritrovata in grandi quantità, ha confermato il procuratore di Rennes, Philippe Astruc. L'indagine lampo ha portato all'arresto - con pesanti imputazioni - dei due organizzatori dell'evento, due giovani incensurati di 22 anni. Nell'operazione è stata loro sequestrata un'importante somma di denaro proveniente dagli incassi del rave. Sequestrato anche il materiale audio che ha consentito l'enorme raduno, mixer, amplificatori, gruppi elettrogeni.

Giovedì, la sera di San Silvestro, i gendarmi avevano fatto irruzione attirati dalla musica a tutto volume che cominciava a diffondersi ma erano stati respinti dalla «reazione violenta di numerosi partecipanti». Un'auto degli agenti era stata incendiata, 3 uomini in divisa feriti per il lancio di sassi e bottiglie. «L'azione dello stato - ha detto il procuratore rispondendo a chi gli ha faceva notare che le forze dell'ordine non sono riuscite ad impedire lo svolgimento del rave - ha consentito di mettere fine senza violenze a una festa illegale che ha fortemente violato l'ordine pubblico e di aprire un'inchiesta giudiziaria in grado di evitare qualsiasi impunità. La vera autorità dello stato risiede in questo equilibrio difficile da raggiungere».