Milano, code di passeggeri in partenza alla stazione Centrale

foto
Code di passeggeri in partenza dalla stazione Centrale di Milano. Tutte le persone che si mettono in viaggio devono avere una autocertificazione che spiega perché si spostano. È questo quello che gli agenti della Polizia Ferroviaria spiegano ai viaggiatori in partenza dalla stazione Centrale di Milano, dove oggi sono partiti i controlli ai viaggiatori dopo la direttiva inviata dal Viminale alle prefetture per monitorare gli spostamenti dei cittadini nelle aree più critiche per il coronavirus. Per andare incontro ai cittadini che non hanno il modulo la Polizia ferroviaria fa compilare le certificazioni anche al momento all'apposito desk di controllo. Per i viaggiatori che arrivano a Milano in treno i controlli vengono fatti invece a campione e chi è senza la certificazione la può compilare. Sono tante le persone che non devono partire oggi ma nei prossimi giorni e che sono arrivate alla Stazione Centrale solo per chiedere informazioni sulle modalità della partenza. «Vivo e lavoro a Milano ma vorrei tornare a casa mia in Friuli per stare con mia madre fino a quando non finisce l'epidemia - ha spiegato un cittadino -. Sono venuto qua a chiedere come posso fare per partire e mi hanno detto di presentami con il biglietto e una autocertificazione dove dichiaro il perché del mio viaggio. Avevo solo il dubbio di fare la procedura giusta».

Alla stazione Centrale di Milano sono solo due i gate aperti per i passeggeri, uno per chi arriva e uno per chi parte. A quest'ultimo si creano delle code momentanee quando ci sono delle partenze di treni ad orari ravvicinati. Le persone attendono il loro turno con il biglietto in mano, molti indossano la mascherina e compilano l'autocertificazione all'apposito desk se ne sono sprovvisti. Alcuni passeggeri si lamentano perché «con la coda rischio di perdere il treno».

ltri invece sono arrivati in largo anticipo perché erano informati del fatto che oggi sarebbero scattati i controlli. La maggior parte delle persone in coda spiega di essere stata a Milano per motivi di lavoro e che quindi deve rientrare a casa. «Torno a Firenze dopo un appuntamento di lavoro a Milano - ha spiegato un ragazzo -. So che serve una autocertificazione ma credo che abbiano sviluppato una grande forma di caos e paura su tutto il territorio nazionale. Prima di queste misure io andavo e venivo da Milano almeno tre volte a settimana senza alcun controllo». Mamma e figlia sono in coda in attesa di partire per Brindisi, dove la madre sta rientrando dopo qualche giorno a Milano con la figlia studentessa universitaria che però rimarrà qui: «è giusto fare i controlli perché ne va della nostra salute ma penso che la gente sia preoccupata - hanno spiegato -, hanno creato un po' di terrorismo psicologico». In ogni caso per ora le code alla Stazione Centrale di Milano sono ordinate e i passeggeri disciplinati, anche perché sono molto meno del solito le persone che hanno deciso di partire.