Incendio «fuori controllo» a Los Angeles, 7.800 cittadini evacuati

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Ancora una volta la California devastata dagli incendi, con l'area a est di Los Angeles divorata dalle fiamme finite fuori controllo. Ma stavolta è diverso dalle altre volte, perché la calamità tocca uno stato già messo in ginocchio dal virus, nuovo epicentro della pandemia negli Usa con un bilancio record di vittime e mezzo milione di persone contagiate, più di New York. Sono almeno 8 mila le persone a cui è stato ordinato di evacuare l'area della Cherry Valley, colpita da un'ondata di calore con temperature oltre i 40 gradi, da una lunga siccità che non dà tregua - nella zona è da fine giugno limitato il consumo dell'acqua - e battuta da venti che alimentano un maxi rogo.

Questo, nato da due focolai, è esploso venerdì e ancora non è stato domato dai vigili del fuoco e dai tanti volontari all'opera. Le immagini, che hanno immediatamente fatto il giro dei social, mostrano una enorme lingua di fuoco che circonda la valle e avanza pericolosamente mentre gli elicotteri dei vigili del fuoco cercano di fermarle lanciando migliaia di litri di acqua. Secondo i media locali sono oltre trecento i pompieri impegnati per spegnere l'enorme rogo dal quale si innalza un' enorme colonna di fumo che ha raggiunto le strade vicine. Moltissimi anche i video postati sui social da gente di passaggio che ha ripreso la folle corsa del fuoco alimentata dal vento. Le fiamme finora hanno bruciato oltre 60 km quadrati ettari di terreno, diversi Centri di evacuazione sono stati istituiti e le persone strappate alle loro case vengono sistemate in rifugi, alberghi, scuole. Un'operazione complessa quella del soccorso alle famiglie, che deve tenere conto dei protocolli legati all'emergenza Covid-19 e alle restrizioni in vigore nello stato, con test (ove possibile), misura della temperatura, mascherine e distanziamento sociale. Il timore è che la situazione possa trasformarsi in un ulteriore momento di diffusione dei contagi del virus che ha già duramente colpito la zona. Al momento comunque non si hanno notizie di morti o feriti, mentre sul fronte dei danni il bilancio potrebbe essere pesantissimo, con circa 3.000 abitazioni a rischio, mentre alcune sono andate già distrutte. Intanto in Florida, l'altro stato epicentro della pandemia negli Stati Uniti, a tenere in ansia l'autorità e la popolazione è 'Isaià, l'uragano che si è già abbattuto sull'arcipelago delle Bahamas, su Portorico e sulla Repubblica Dominicana e che ora è stato declassato a tempesta tropicale. Ma, mettono in guardia gli esperti, nelle prossime ore potrebbe riguadagnare la forza di un uragano, proprio nel momento in cui è previsto l'impatto con il Sunshine State. Ore d'ansia anche a Cape Canaveral, dove si trova la sede della Nasa e dove è atteso il ritorno, dopo due mesi, dei due astronauti americani a bordo della capsula SpaceX Crew Dragon che si è sganciata dalla stazione spaziale internazionale per fare il suo ritorno sulla terra.