Marco e la tesi sui difetti del Reddito di Cittadinanza inviata a Draghi (che gli ha risposto)

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Succede che si invia quasi per gioco la propria tesi di laurea al premier Mario Draghi e che si riceva anche una risposta, due settimane dopo, da Palazzo Chigi. È successo a Marco Liati, uno studente di 27 anni della provincia di Varese. Marco ha scritto una tesi di 70 pagine in cui analizza gli strumenti di sostegno al reddito. Il lavoro di Marco è ambizioso: comincia con l’indagine condotta, nel 1997, dalla Commissione Onofri che voleva riformare il welfare State italiano e arriva al 2019 con l'istituzione del Reddito di Cittadinanza voluto dal M5S. «Si tenta di dare una lettura critica della nuova misura - scrive Marco Liati nella sua introduzione - cercando di rispondere a domande come: quali sono le principali differenze e similitudini con gli schemi precedenti? Cosa è stato imparato? Come si avrebbe potuto agire diversamente? Così, l’ultimo capitolo assume la veste di naturale conclusione del lavoro, nella quale convogliano e si mettono a frutto gli insegnamenti delle esperienze passate indagate nelle pagine precedenti». Non poteva non interessare al governo Draghi. E infatti Marco si è trovato un bell'elogio del premier nella cassetta della posta.