Bari, oncologo arrestato: si faceva pagare la somministrazione di un farmaco gratuito

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I carabinieri di Bari, insieme a quelli di Santo Spirito, hanno arrestato Giuseppe Rizzi, oncologo - già in servizio nell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari - con le accuse di concussione aggravata e continuata, in concorso con la compagna avvocato, Maria Antonietta Sancipriani, indagata anche lei. Secondo gli investigatori e il pm Marcello Quercia, titolare dell'inchiesta, abusando della sua professione il medico eseguiva su un suo paziente oncologico alcune iniezioni di un farmaco gratuito, a carico del servizio sanitario nazionale, ma costringendolo a pagare la prestazione con ingenti somme di denaro. Queste somministrazioni sarebbero avvenute sia durante l'orario di lavoro del medico, che fuori turno sfruttando un patronato Caf in uso alla compagna come ambulatorio medico illegale.