A le Mole di Narni tutto esaurito: centinaia di persone a bagno nel fiume Nera ma senza distanziamento

foto
Per il Ferragosto c’è stato il picco delle presenze: a Le Mole di Narni non c’era posto nemmeno per stendere un asciugamano, nemmeno in piedi, lungo la terrazza prendisole costruita dal Comune. Migliaia di persone, a ”rotazione”, si sono presentate a far il bagno in quell’insolito specchio d’acqua, soprattutto giovani e giovanissimi, insieme a frotte incredibili di turisti. Racconta Ennio, gestore de “I Ghibellini”, ristorante del Centro: “Insieme a Narni Sotterranea, sono proprio le Mole il luogo che i turisti ci chiedono con tanta frequenza”. Una sensazione confortata anche da Cinzia Cotini dell’Ufficio turistico del Digipass. Quasi un fenomeno per una location che nessuno ha mai pubblicizzato, anche perchè non si potrebbe (è “fuorilegge”) ma che è “viaggiata” esclusivamente sui social media, per arrivare a risultati importanti di notorietà e frequenza assolutamente impensabili. Ma se questa è la faccia bella della medaglia ve ne è anche un’altra meno edificante. Per tutta quella gente, per tutte quelle macchine, non esiste un servizio, un parcheggio e così gli automobilisti sono obbligati ad appoggiare la propria auto dove possono. Nemmeno l’ombra di un bagno anche se qualcuno può ricordare, che in quell’area c’è un fiume, il Nera, e intorno c’è tanta campagna. Insomma, qualcosa c’è da registrare, e subito, se si vuole far sviluppare Le Mole anche in seguito. Ci pensa anche Augusto Agostini, che lì vi abita, e che soffre un po' l’affollamento disordinato: “Sì, è vero, ma quello che vedo è la mancanza di elementari norme di sicurezza, come per esempio la mancanza di passaggi pedonali ben visibili e segnalati per le auto perchè qualcuno sembra si sia dimenticato che la strada per le Mole è la normale proseguimento delle Gole del Nera così l’attraversamento dell’Ortana è fatto da frotte incredibili di persone che si districano tra le auto che tutto si aspettano tranne quel fenomeno”. E Agostini ricorda pure che vi sono già stati incidenti automobilistici leggeri ma sempre indicativi. L’ordinamento dell’area è comunque richiesto perchè la fine dello spontaneismo sembra davvero arrivare: così la ricerca di parcheggi ma anche una regolamentazione con gli uffici tecnici della Erg, la società che gestisce la centrale idroelettrica che ha determinato proprio quella “piscina” naturale, per evitare dei fuori servizio e le pericolose onde conseguenti. “Il posto è bello – dice ancora Agostini - facciamolo diventare bellissimo e soprattutto organizzato e sicuro”.