Voti venduti, Canonico resta ai domiciliari: rigettata l'istanza di revoca

Voti venduti, Canonico resta ai domiciliari: rigettata l'istanza di revoca
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Venerdì 11 Novembre 2022, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 09:40

L'ex consigliere regionale Nicola Canonico resta ai domiciliari. L'istanza di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa è stata rigettata dal gip Rossana De Cristofaro. L'imprenditore (è il presidente del Foggia calcio) è stato arrestato mercoledì scorso in seguito all’operazione denominata “Valenza” sulla presunta compravendita di voti durante le Comunali del 2019 a Bari e Valenzano.

Nel recente interrogatorio, Canonico si è dichiarato estraneo ai fatti: ha sottolineato di non avere nulla a che fare con qualsiasi accordo avente ad oggetto l’elezione di un candidato al consiglio comunale di Bari, e in particolare di Francesca Ferri.

Inoltre, ha dichiarato di non avere commesso, né in alcun modo contribuito, alla corruzione elettorale contestata dal gip, Rossana De Cristofaro, sulla base delle indagini portate avanti congiuntamente da carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza. 

Il profilo

Canonico, nato a Bari il 7 novembre del 1972, è un imprenditore edile con la passione per il calcio (è stato anche presidente del Bisceglie e tentò di acquistare la ormai fallita As Bari) e per la politica. Nel 1996 ha dato vita alla C.N. Costruzioni generali s.p.a , società ben consolidata, stabile e affermata nel settore dei lavori pubblici e privati. Ma la politica lo ha subito impegnato: è stato prima eletto consigliere comunale a Bari, ruolo ricoperto dal 2004 al 2009 con l’Udeur. Contemporaneamente è stato consigliere regionale dal 2005 al 2010, prima nel gruppo Misto poi nel Pd. Nel 2009, però, alle comunali, si è schierato contro Decaro, ha sostenuto l’opposizione assieme a Ferri.

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