Tentato omicidio al boss Francavilla e al figlio: arrestato imprenditore di Foggia. È stato eseguito dalla Squadra Mobile di Roma e di Foggia, coadiuvate dalla Squadra Mobile di Trieste, un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di un imprenditore foggiano gravemente indiziato, quale esecutore materiale, di tentato duplice omicidio commesso a Nettuno, in provincia di Roma, il 2 marzo scorso nei confronti di Antonello Francavilla e del figlio minorenne.
L'attentato
Quel giorno la vittima e il figlio sono stati oggetto di numerosi colpi di arma da fuoco all'interno di un'abitazione a Nettuno in via Greccio 14, dove Altavilla era sottoposto agli arresti domiciliari.
Nei loro confronti lo scorso 21 luglio, la Squadra Mobile di Foggia ha eseguito un provvedimento di fermo disposto dalla Dda di Bari, poi convalidato dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, competente per la procedura di convalida, che ha anche emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i delitti di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, tutti aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa. Le motivazioni alla base del recente fallito agguato nei confronti dell'imprenditore a Nettuno, stavano nella mancata restituzione di una somma consistente. Puntuali riscontri sono emersi anche dalle risultanze dei rilievi tecnici effettuati durante il sopralluogo dalla Polizia Scientifica, nonché dal contrasto della versione dell'accaduto fornita dal Fracavilla con le dichiarazioni rese da alcuni testimoni. L'indagato, irreperibile sul territorio italiano all'atto di emissione del provvedimento di fermo, lo scorso 2 agosto, subito dopo aver varcato il confine italiano, è stato rintracciato a bordo di un veicolo mentre transitava sull'autostrada A4 Torino-Trieste e fermato all'altezza dello svincolo di Duino (TS). Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trieste, a seguito di convalida del fermo, richiesta dalla Procura del capoluogo friulano, competente per territorio, oggi ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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