«Mi hanno riferito che non appena fossi diventato maggiorenne mi avrebbe ucciso». Lo ha dichiarato nel corso dell'udienza di convalida del fermo, davanti al gip del Tribunale di Bari, il 17enne che venerdì scorso avrebbe commesso l'omicidio del 30enne Salvatore Lombardi con cinque colpi di pistola calibro 7,65 a San Severo, nel foggiano, in un agguato nelle vicinanze di un bar.
Ennesima sparatoria: ucciso a colpi di pistola all'interno del locale. Muore titolare di un bar
Convalidato il fermo: no alla comunità di minori
Dopo l'agguato, il 17enne si era costituito spontaneamente ed era stato fermato con l'accusa di omicidio volontario e porto illegale di arma da fuoco. Il gip ha convalidato il fermo e ha disposto la permanenza in carcere. L'avvocato del 17enne, Ettore Cenzano, aveva chiesto il collocamento del suo assistito in una comunità per minori, essendo incensurato e avendo deciso di costituirsi.