San Giovanni Rotondo, incidente sul lavoro: muore schiacciato da lastra di calcestruzzo

San Giovanni Rotondo, incidente sul lavoro: muore schiacciato da lastra di calcestruzzo
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Lunedì 9 Agosto 2021, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:49

E' morto, lavorando, schiacciato da una lastra di calcestruzzo. E' accaduto a San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia. A perdere la vita un operaio 47enne.

L'incidente sul lavoro

Un operaio di 47 anni, Alessandro Rosciano originario di Manfredonia, è morto dopo essere stato schiacciato da una lastra di calcestruzzo all'interno del cantiere del Consorzio di Bonifica in cui stava lavorando come saldatore, a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.Secondo la dinamica dell'incidente sul lavoro la lastra sarebbe caduta da una pala meccanica guidata da un altro collega del 47enne. Ad allertare i soccorsi gli altri operai del cantiere, ma quando i medici del 118 sono arrivati sul posto per il 47enne non c'era più nulla da fare. Sull'accaduto indagano i carabinieri. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche gli uomini dello Spesal dell'Asl di Foggia. 

Il cordoglio della Cgil

Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia esprimono il proprio cordoglio per la morte di Alessandro Rosciano, ennesima vittima sul lavoro in Puglia. «Solo qualche giorno fa segnalavamo un’emergenza seria legata alla sicurezza che si evinceva dai dati sugli infortuni nei primi sei mesi dell’anno. 41 morti e quarta regione in Italia per incidenza su numero occupati.

Agli organi competenti il compito di accertare se tutte le misure di prevenzione erano state attivate, ma è insostenibile per un paese civile dover fare i conti ogni giorno con uomini e donne che escono di casa per andare a lavorare e garantirsi un reddito per vivere, e che trovano invece la morte», commentano i segretari generali della Cgil regionale, Pino Gesmundo, e della Camera del Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno.

«Chiediamo la convocazione prima possibile della Commissione Lavoro e Attività Produttive della Regione Puglia per riprendere il confronto sulla sicurezza avviato con la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone. Come sindacato - aggiungono - siamo pronti a forme più dure di lotta se dalle istituzioni non arriveranno segnali precisi, a partire da investimenti per le assunzioni negli organismi ispettivi».

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