Peschici, accordi fraudolenti in Comune: 8 misure cautelari, arrestati due dirigenti. Accordi per affidamento opere pubbliche

Incarichi professionali per 130mila euro sulla base si false attestazioni e dichiarazioni e in conflitto con gli interessi dell'Ente

Peschici, accordi fraudolenti in Comune: 8 misure cautelari, arrestati due dirigenti. Accordi per affidamento opere pubbliche
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Mercoledì 26 Gennaio 2022, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:10

Sono finiti in manette due dirigenti del comune di Peschici: avrebbero stipulato accordi fraudolenti tra imprenditori e dipendenti comunali per affidamenti di opere pubbliche. È quanto accertato dai militari della guardia di finanza che hanno eseguito otto misure cautelari (2 arresti ai domiciliari e 6 interdizioni) nei confronti di pubblici amministratori e incaricati di pubblico servizio del Comune di Peschici (Foggia), e imprenditori e professionisti.

Le indagini

Nello specifico il GIP del Tribunale di Foggia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per due dirigenti del Comune garganico; per i restanti 6 indagati è stata applicata la misura interdittiva, per la durata di 12 mesi, dai pubblici uffici o pubblici servizi (per un Dirigente comunale e un Istruttore tecnico comunale), dalla possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione (per due imprenditori) e dall'esercizio della libera professione (per due avvocati).

Gli indagati sono accusati di aver rilasciato concessioni demaniali marittime attraverso la formazione di atti ideologicamente falsi; di aver modificato il regolare funzionamento della procedura di affidamento ed esecuzione di lavori di «riqualificazione urbana», del valore di circa 100mila euro, attraverso sia la produzione di documentazione falsa in sede di gara, sia l'omissione, da parte del R.U.P., delle dovute verifiche in sede di affidamento di gara e in corso d'opera circa l'effettiva esecuzione delle opere appaltate.

Inoltre secondo i militari gli otto indagati avrebbero attribuito conferimenti di incarichi professionali per circa 130mila euro sulla base di false attestazioni e dichiarazioni e in conflitto con gli interessi dell'Ente locale.

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