Pesca, i sindacati: ancora morti in mare, il governo intervenga

Pesca, i sindacati: ancora morti in mare, il governo intervenga
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 19:41

Il Governo intervenga per prevenire altre tragedie in mare. Lo chiede la Flai Cgil, in merito all'ennesimo incidente avvenuto nel Gargano dove è morto un pescatore, nel precisare che un anno e mezzo fa aveva consegnato alla Presidenza della Camera una petizione con 15 mila firme per un cambio di passo in materia di salute e sicurezza.

In particolare, la petizione chiede di sanare un vuoto, visto che ai lavoratori della pesca non è applicato il Testo Unico 81/2008 su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «Chiediamo che questi lavoratori abbiano riconosciute le stesse tutele degli altri lavoratori dipendenti - dichiara Sara Palazzoli, segretario nazionale Flai Cgil - è evidente che un settore come quello della pesca presenti più di un elemento di criticità per quanto riguarda i temi della sicurezza: le condizioni di lavoro, infatti, sono rischiose, dal punto di vista ambientale, climatico e logistico ed alto è il numero degli infortuni».

La Flai Cgil chiede con forza, con 15 mila firme per ora dimenticate, che i lavoratori della pesca non siano degli invisibili e abbiano pari dignità e considerazione degli altri. «È ora che il Governo faccia la sua parte intervenendo senza ulteriori attese - conclude Palazzoli - è necessario intervenire per prevenire altre tragedie e altre morti annunciate».

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