Omicidio del ventenne: il presunto killer non risponde al pm. I legali della vittima: c'è premeditazione

Il presunto assassino avrebbe visto la sua ex in compagnia di Andrea Gaeta e per questo motivo lo avrebbe ucciso

Omicidio del ventenne: il presunto killer non risponde al pm. I legali della vittima: c'è premeditazione
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Domenica 4 Settembre 2022, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:49

In silenzio davanti ai giudici. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mirko Tammaro, 26 anni, presunto responsabile dell'omicidio di Andrea Gaeta, 20 anni, avvenuto sabato notte ad Ortanova, nel Foggiano. Un omicidio "premeditato" secondo i legali della famiglia di Gaeta: Tammaro infatti sarebbe andato a prendere la pistola e poi è uscito in strada.  L'indagato, che era scappato da Ortanova subito dopo il fatto, all'alba di sabato, dopo contatti telefonici con investigatori e familiari, si è costituito ai carabinieri nei pressi del casello autostradale di Termoli. Il Pm della procura di Foggia Dominga Petrilli nella tarda serata di ieri lo ha interrogato alla presenza del difensore, l'avvocato Antonello De Cosmo. L'ipotesi di reato che gli viene contestata è di omicidio volontario e porto illegale di arma da sparo.

Quando si è costituito il 26enne ha indicato il luogo dove ha abbandonato la pistola utilizzata per compiere il delitto: una magnum 357, gettata via durante la fuga in una campagna lungo la statale 16 nella zona di San Ferdinando di Puglia (Bat). Da una prima ricostruzione, Mirko Tammaro ha esploso almeno 5 colpi due dei quali hanno raggiunto Gaeta al volto e al fianco. Nei prossimi giorni sarà celebrata l'udienza di convalida del fermo. 

La lite per la ragazza

Mirko Tammaro avrebbe visto la sua ex in compagnia di Andrea Gaeta e per questo motivo lo avrebbe ucciso.

Sarebbe questo il movente dell'omicidio avvenuto sabato sera ad Ortanova nel Foggiano. Secondo una ricostruzione dell'accaduto, Tammaro l'altra sera ha notato Gaeta ed un gruppo di amici, tra cui la ragazza con cui aveva avuto una relazione fino a poco tempo prima, fermi davanti ad un bar. Dopo un po' la comitiva di Gaeta si è allontanata a bordo dell'auto della vittima. A quel punto Tammaro li ha raggiunti a bordo del suo mezzo; ha lampeggiato per far segno di fermarsi, è sceso ed ha sparato 4 o 5 colpi uccidendo Gaeta. Gli amici in preda al panico sono tutti fuggiti via. L'indagato subito dopo aver commesso il delitto è scappato verso l'Abruzzo, in direzione Termoli, lì dove all'alba di sabato si è deciso a costituirsi dopo numerosi contatti con familiari ed inquirenti. 

Gli avvocati della famiglia della vittima parlano di premeditazione

«Leggo come di una contestazione per omicidio con futili motivi, ma sono certo che in questo caso c'è anche premeditazione, perché l'assassino è andato a prendere una pistola, è uscito per le vie di Orta Nova in cerca di Andrea e quando lo ha trovato non gli ha lasciato scampo. Non è stato certo un gesto istintivo o immediato». Lo afferma l'avvocato Michele Sodrio difensore della famiglia di Andrea Gaeta il ragazzo di 20 anni ucciso con alcuni colpi di pistola nella notte tra venerdì e sabato alla periferia di Ortanova nel Foggiano. Per questo delitto si è costituito ieri Mirko Tammaro, 26 anni, con precedenti per furto, ed ora accusato di omicidio volontario e porto e detenzione illegale di arma. «Sappiamo - prosegue Sodrio - che sono state raccolte prove a dir poco schiaccianti a carico del fermato». Poi l'appello: «Faccio solo un appello al Pubblico Ministero, affinchè il corpo di Andrea sia restituito al più presto ai suoi familiari, che stanno vivendo l'ulteriore strazio di non potergli dare immediata sepoltura».

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