Cade dall'impalcatura, morto un operaio nel Foggiano alla vigilia della protesta in tutta la Puglia

Cade dall'impalcatura, morto un operaio nel Foggiano alla vigilia della protesta in tutta la Puglia
Cade dall'impalcatura, morto un operaio nel Foggiano alla vigilia della protesta in tutta la Puglia
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Giovedì 27 Maggio 2021, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Un operaio di 60 anni di Orta Nova (Foggia), impegnato in lavori di manutenzione a una cappella in un cimitero, è morto dopo essere caduto da una impalcatura, precipitando da quattro metri di altezza. L'incidente è avvenuto questa mattina. A quanto si apprende, è stato lo stesso proprietario della cappella, che si trovava sul posto per controllare i lavori, ad accorgersi dell'accaduto e a chiamare i soccorsi.

È intervenuto il personale del 118 ma per la vittima non c'era più nulla da fare. Sono intervenuti anche i carabinieri e lo Spesal a cui spetterà il compito di accertare la dinamica dell'incidente e verificare la posizione lavorativa del 60enne.

«Dolore e indignazione»

 

«Questa nuova tragedia in un cantiere pugliese ci addolora e indigna. Proprio in questi giorni siamo mobilitati a livello nazionale con Cgil, Cisl, Uil, per chiedere più interventi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire per fermare questo doloroso, inaccettabile dramma sociale». Lo dichiara Antonio delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia.

«L'incidente a Orta Nova - sottolinea - ha causato la quinta vittima in un cantiere edile in Puglia dall'inizio dell'anno, dopo quelli di Gravina, Brindisi, Otranto e Galatina. Noi continuiamo a ripetere le nostre richieste al Governo»: tra cui «più controlli, più prevenzione e formazione, rafforzamento delle sanzioni, incremento degli organici ispettivi, attuazione della Patente a punti, applicazione del contratto edile. Domani manifesteremo nuovamente nelle piazze pugliesi per dire basta ai morti sul lavoro».

La protesta

 

«No alle morti sul lavoro, no ai licenziamenti, no agli appalti selvaggi. La ripresa del Paese non si fa sulla pelle dei lavoratori»: è il messaggio che arriva da Cgil, Cisl e Uil di Puglia che, questa mattina, hanno tenuto una conferenza stampa a Bari nella sede dell'Inps per illustrare la piattaforma della mobilitazione che vedrà domani venerdì 28 maggio nelle sei province della regione e in tutta Italia presìdi davanti alle prefetture per chiedere misure che favoriscano maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.

Bisogna «fermare le logiche del massimo ribasso, come quelle che vorrebbe approvare il Governo per gli appalti, sappiamo bene che sono tra le cause che spingono a comprimere diritti e prevenzione», hanno spiegato i segretari generali Pino Gesmundo (Cgil), Antonio Castellucci (Cisl) e Franco Busto (Uil). «Siamo infastiditi dall'atteggiamento di Confindustria - dicono - che anche a livello locale invece di dialogare su sicurezza, formazione, investimenti, si attarda in questo coro a sostegno dei licenziamenti di massa». «Mentre parliamo - hanno evidenziato - registriamo l'ennesimo morto sul lavoro, a Orta Nova, dove questa mattina ha perso la vita un operaio edile».