«Mi costringi a diventare un criminale, ti ammazzerò». Choc per le minacce al procuratore Vaccaro e a un carabiniere

«Mi costringi a diventare un criminale, ti ammazzerò». Choc per le minacce al procuratore Vaccaro e a un carabiniere
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Lunedì 13 Giugno 2022, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 21:44

Cartelli scritti a mano con minacce al procuratore del Foggia, Ludovico Vaccaro, e a un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri sono stati affissi ieri pomeriggio sui tronchi degli alberi che si trovano nella zona pedonale di Foggia. «Procuratore Vaccaro visto che mi costringi a diventare un assassino, ti ammazzerò».

I testimoni e le indagini

È il contenuto di uno dei cartelli di piccole dimensioni. «Ho visto un uomo di circa 60 anni che attaccava questi manifesti» - racconta all'Ansa una testimone. «Mi sembra avesse un piccolo martello», aggiunge una donna.

Dei fatti sono stati informati i carabinieri che stanno indagando e che stanno acquisendo i filmati delle numerose telecamere di sicurezza delle tante attività commerciali presenti nella zona. 

La solidarietà

In serata la solidarietà di Giorgio Lovecchio, vicepresidente della commissione Bilancio: "Apprendo di minacce per nulla velate nei confronti del procuratore Ludovico Vaccaro. Chi le ha messe in atto ha evidentemente timore e questo è un punto a favore del dott. Vaccaro, che senza dubbio sta lavorando bene. Al nostro procuratore giunga tutto il mio sostegno, certo che continuerà a svolgere egregiamente il proprio compito come sta già facendo. Foggia e i foggiani, ne sono certo, sono dalla parte del dott. Vaccaro. La stessa solidarietà giunga al carabiniere finito nel mirino dei balordi. L'Arma e i suoi uomini sono la linfa vitale della giustizia italiana".

Sull'argomento anche il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, che chiede l'intervento del ministro dell'interno. “C’è un momento - dice - in cui lo Stato deve fare quadrato e mostrare la sua forza e se qualcuno pensa di poter rivolgere minacce di morte a coloro che tengono alta la bandiera della legalità, ogni intervento opportuno risulta improcrastinabile. Quello che è accaduto a Foggia è di evidente gravità. Il ministro Lamorgese deve intervenire e noi sosterremo ogni sua iniziativa a riguardo: del resto, è da tempo che accendiamo i riflettori sul fenomeno dilagante della criminalità in Capitanata e dell’urgenza di tutelare la maggioranza dei cittadini perbene che chiede di poter vivere in condizioni di sicurezza e serenità”.

“Gli episodi di matrice criminale che hanno allarmato, negli ultimi giorni, le nostre comunità devono fare mantenere alta la vigilanza democratica a difesa di imprenditori diventati simbolo di coraggio anti-racket, come Lazzaro D’Auria che stamattina ho raggiunto telefonicamente, sia dei massimi esponenti istituzionali dei presidi di legalità, come il procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, al quale ho espresso la mia più sincera solidarietà. A prescindere dalla loro specifica gravità - ha commentato il vice presidente della Regione, Raffaele Piemontese -, sono episodi che confermano la necessità che sia bandita dal consesso civile ogni espressione di illegalità che indebolisce l’opera di ricostruzione che sta impegnando la stragrande maggioranza dei cittadini, degli imprenditori, dei lavoratori e delle istituzioni della provincia di Foggia”.

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