Lecce, il miracolo di Chiara: un tumore e la menopausa, diventa mamma di Enea

Contro ogni difficoltà Chiara vince la sua battaglia: mamma nonostante un tumore e una menopausa indotta
Contro ogni difficoltà Chiara vince la sua battaglia: mamma nonostante un tumore e una menopausa indotta
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Martedì 9 Novembre 2021, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:17

Nonostante tutto, la storia è a lieto fine. E commovente, questa volta senza alcuna retorica. Prima la diagnosi di un tumore al seno, poi le speranze infrante di diventare mamma per la seconda volta a causa della menopausa precoce indotta dalle cure. E poi la rinascita con una scoperta che ha lasciato increduli anche i medici: Chiara, leccese di 28enne da anni trasferitasi a Manfredonia, in quella fase difficile della sua vita ha scoperto di essere incinta e ora lei e il marito Lorenzo stringono tra le braccia Enea il loro secondogenito nato nove mesi fa.

La storia

È una storia di rinascita, di forza, di lotta. Di speranza e di un insegnamento che spesso sembra solo un incitamento o un suggerimento ma questa volta è diventato una splendida realtà: non arrendersi mai. Chiara ha scoperto la meravigliosa notizia durante esami di routine. E mai poteva immaginare che dopo il calvario subito a causa di medicinali e cure potesse coronare il sogno di avere un altro figlio. E invece così è stato: il piccolo Enea ha superato ostacoli ed è il simbolo della vita. La storia è raccontata dal reparto Breast Unit del Policlinico Riuniti di Foggia coordinato da Marcello Di Millo e tutta la sua equipe.

«Quando Chiara - ricordano i medici - ha scoperto di essere incinta 15 mesi fa nel periodo successivo alla prima operazione, le cure oncologiche e la menopausa forzata, l'ha subito raccontato ai medici tra lo stupore e l'incredulità di tutti.

Enea aveva deciso di nascere a tutti i costi».

Ma non è tutto. Perché la coppia di genitori ha deciso di omaggiare i medici dopo questa splendida storia. Chiara ed il marito Lorenzo, infatti, hanno chiesto al dottor Di Millo e alla case manager del reparto di Senologia Chirurgica, Alessandra Ena, di essere padrino e madrina del piccolo l'8 dicembre quando ci sarà il suo battesimo.

Il giorno dell'Immacolata, con un padrino e una madrina speciali a benedire la battaglia vinta. «Siamo stati felicissimi di questa sua richiesta - afferma il coordinatore di senologia Marcello Di Millo - Nel momento in cui ad una donna viene diagnosticata questa malattia, noi cerchiamo di farla sentire in famiglia. Così è stato per Chiara».

Ma, in questo caso, i ruoli e le sensazioni per una volta si sono invertiti. Sì perché l'emozione dopo la richiesta di battezzare Enea è stata tutta di Di Millo ed Ena, accomunati dal poter suggellare la vittoria di Chiara contro la malattia. «Questa volta - concludono Marcello Di Millo e tutta la sua equipe  - è stata lei a farci sentire parte integrante della sua famiglia».

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