Incarichi e relazioni private Il Csm: «Il giudice sia trasferito»

Incarichi e relazioni private Il Csm: «Il giudice sia trasferito»
di Erasmo MARINAZZO
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Martedì 25 Gennaio 2022, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 09:18

Consulenze affidate ad avvocatesse e commercialiste con cui avrebbe intrattenuto relazioni di natura passionale: su questo presupposto il plenum del Csm decide domani sulla richiesta della prima commissione dello stesso Consiglio superiore della magistratura di trasferire il giudice del Tribunale di Foggia, Francesco Murgo, per incompatibilità con le funzioni giudiziarie nel circondario.
Questo giudice della sezione fallimentare è al centro di un procedimento disciplinare dopo l'esposto presentato da una coppia di coniugi proprietari di una attività dichiarata fallita ed arrivato alla Procura generale di Lecce ed allo stesso Csm per segnalare l'esigenza di verificare se fosse vero che le sue funzioni fossero condizionate da abusi e favoritismi nell'assegnazione delle consulenze.

I due esposti contro il giudice


In seguito il presidente vicario del Tribunale di Foggia ha inviato altri due esposti, nonché la relazione della presidente della terza sezione civile in cui è stato posto il problema dell'indipendenza e dell'imparzialità di questo giudice, come anche la situazione di imbarazzo creatasi nell'intera sezione anche perché a Foggia erano apparsi alcuni manifesti per riferire dei presunti rapporti intrattenuti da Murgo con le consulenti.
Peraltro negli uffici giudiziari della Capitanata si diffuse presto la notizia dell'inchiesta avviata dalla Procura di Lecce (competente per i reati contestati e subiti dai magistrati del distretto di Corte d'Appello di Bari), con le perquisizioni della Guardia di finanza salentina, i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche ed ambientali. Nulla di penalmente rilevante nei comportamenti contestati al giudice Murgo ha ravvisato in seguito il giudice per le indagini preliminari Michele Toriello, tuttavia parte di quegli atti è confluita nel procedimento disciplinare. Tra questi anche l'ascolto di quattro consulenti che hanno ammesso di avere intrattenuto una relazione con il giudice, come anche di avere ricevuto incarichi.
Intanto la prima commissione del Csm ha ascoltato il giudice Murgo. E si è difeso sostenendo che non vi sia stata mai interferenza fra la sua vita privata e l'attività di ufficio, nonché ricordando di essere conosciuto anche fra gli avvocati come un magistrato imparziale ed indipendente. La prima commissione del Csm, come anche il Consiglio giudiziario della Corte d'Appello di Bari, sono giunti a conclusioni opposte. L'ultima parola spetta ora al plenum.
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