Sette aziende agricole, su 14 sottoposte a controlli nella provincia di Foggia sono state sospese per impiego di manodopera in nero. I controlli sono stati fatti nell'ambito del progetto multi-agenzia Su.Pr.Eme., finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In particolare, l'attività ha riguardato i comuni di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia.
Intervento degli ispettorati del lavoro
L'intervento è stato svolto dalla task force coordinata dall'Ispettorato territoriale del lavoro di Foggia, in collaborazione con l'Ispettorato Interregionale di Napoli, con gli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Napoli e Campobasso-Isernia, nonché con l'ausilio dei militari del nucleo ispettorato del lavoro di Foggia e del comando provinciale dei carabinieri di Foggia, coadiuvati dai mediatori culturali messi a disposizione dall'Oim.
Alcuni non avevano il permesso di soggiorno
Nel caso di 21 lavoratori, gli ispettori hanno riscontrato violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché di sicurezza sui luoghi di lavoro. Diciassette gli occupati in nero, tra i quali 5 braccianti agricoli provenienti da Paesi extra-Ue privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro. L'attività di vigilanza straordinaria è ancora in corso, per verificare ulteriori ipotesi di irregolarità, con particolare riferimento a casi di sfruttamento lavorativo.