Foggia, offendono un giovane: «Sei un gay». Vent'enne lo difende ma viene aggredito dal branco e finisce al pronto soccorso

Foggia, offendono un giovane: «Sei un gay». Vent'enne lo difende ma viene aggredito dal branco e finisce al pronto soccorso
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Lunedì 23 Agosto 2021, 10:30

E' intervenuto per difendere un ragazzo additato come gay e insultato da un gruppo di giovani. Ma finisce in ospedale aggredito dal branco. E' successo a Foggia, in piazza Mercato dove il 20enne è stato preso a calci e pugni.

Le offese e poi l'aggressione in piazza Mercato

Un ventenne colombiano è intervenuto in piazza Mercato a Foggia per difendere un giovane additato come gay e insultato da un gruppo di coetanei, ma è stato aggredito dal "branco", con pugni e calci, tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto soccorso.

Aiutato, è stato accompagnato al Policlinico di Foggia, dove gli sono state medicate ferite al volto guaribili in alcuni giorni. Secondo la ricostruzione, il ventenne sabato sera era in compagnia di una sua amica di 19 anni quando ha notato un gruppo che se la prendeva con un giovane, etichettandolo come gay e insultandolo pesantemente: è intervenuto per difenderlo, ma è stato aggredito con violenza.

Riusciti a scappare, in via Mastrolillo il colombiano e la ragazza hanno contattato la Polizia.

Durante la fuga la ragazza ha perso lo zaino con soldi e documenti che è poi stato ritrovato, ma vuoto, a qualche metro di distanza dal luogo dell'aggressione. La Polizia ha avviato indagini e della vicenda si occupano gli uomini delle Volanti.

La condanna dell'associazione Arcigay

Dopo l'aggressione al giovane colombiano, l'associazione Arcigay "Le Bigotte" protesta: «Noi non vogliamo fuggire da Foggia - scrivono su Facebook - noi vogliamo che Foggia sia amministrata da chi non ha interesse a creare un clima di odio e discriminazione. Vogliamo - aggiungono - che nelle scuole si insegni il rispetto di tutte le diversità. Vogliamo una legge regionale che garantisca formazione, prevenzione, accoglienza. Vogliamo tutele per la comunità Lgbtq+, per i nostri fratelli e le nostre sorelle di colore, per le donne, per le persone con disabilità, per tutti», concludono.

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