Duplice omicidio, confessa il 45enne arrestato: «Sono stato minacciato, pensavo mi volessero ammazzare»

Duplice omicidio, confessa il 45enne arrestato: «Sono stato minacciato, pensavo mi volessero ammazzare»
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Martedì 13 Dicembre 2016, 11:24
Ha confessato il duplice delitto, Francesco La Stella, il 45enne fermato ieri pomeriggio a Cerignola (Foggia) con l'accusa di aver ucciso padre e figlio (Giuseppe e Francesco Dell'Olio, rispettivamente di 65 e 24 anni). L'uomo, che lavora al Cup dell'ospedale di Cerignola, ha dato una sua versione dei fatti durante un lungo interrogatorio in Commissariato, durato fino a notte. Quando gli agenti sono arrivati in via dei Tulipani, nel box auto teatro degli omicidi, il giovane era già morto mentre suo padre è deceduto poco dopo aver indicato ai poliziotti il nome di chi li aveva accoltellati poco prima.

Il presunto assassino, alla presenza del pm della Procura di Foggia Andrea Di Giovanni che coordina le indagini, ha riferito di essersi incontrato con le vittime nel box di proprietà di suo nipote. Dopo una discussione iniziale, alla quale era presente anche un amico di La Stella, Giuseppe Dell'Olio, pregiudicato di spessore, avrebbe tirato fuori un coltello a serramanico minacciandolo. «A quel punto - ha detto agli agenti il 45enne - non ho capito più nulla, ho avuto paura che mi potesse ammazzare e, trovato un coltello sul tavolo, ho colpito padre e figlio».

«Al termine dell'interrogatorio, Francesco La Stella - ha detto il dirigente del Commissariato, Loreta Colasuonno - è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio». Gli inquirenti stanno ora verificando la veridicità delle motivazioni che hanno portato ai delitti. Secondo quanto dichiarato da La Stella infatti, Giuseppe Dall'Olio pretendeva da lui che agevolasse, nel settore della sanità, il figlio Francesco che qualche mese prima aveva avuto un incidente stradale. Chiedeva insistentemente che producesse dei documenti. Pensando che non volesse aiutarlo, Dall'Olio prima lo avrebbe spintonato e poi minacciato, tirando fuori un coltello a serramanico col quale avrebbe tentato di colpirlo. La Polizia, invece, ritiene che il litigio sia scoppiato a causa di un debito contratto dal presunto assassino per l'acquisto di droga effettuato proprio dai Dall'Olio. 
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