Droga, furti d'auto, ricettazione: arresti nel foggiano

Droga, furti d'auto, ricettazione: arresti nel foggiano
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 20:04
FOGGIA, 4 DIC - Sei persone finite in carcere, altre 12 agli arresti domiciliari, due indagati al quale è stato notificato l'obbligo di dimora: sono le cifre del provvedimento eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Foggia nell'operazione antidroga messa a segno stamane in territorio dauno, che ha portato anche alla scoperta di un giro di auto rubate e riciclate.

L'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale di Foggia su richiesta del pm Alessio Marangelli, riguarda complessivamente 24 persone. Quattro di loro devono essere ancora rintracciate: una è destinataria del carcere, due di arresti domiciliari e una di obbligo di dimora. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e furto di autovetture in concorso. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono partite nell'ottobre 2013 e arrivano a febbraio 2014, ed hanno consentito di scoprire una fitta rete di spacciatori di cocaina e marijuana.

"La provincia di Foggia vive da tanti anni una fase di difficolta' a causa della presenza di una criminalita' particolarmente violenta e articolata. Anche per questa ragione esprimo le mie piu' sincere congratulazioni al Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia, guidato dal Col. Antonio Basilicata, ed alla Procura della Repubblica di Foggia, coordinata dal dott. Leonardo Leone de Castris, per l'operazione 'New Green Generation'". Lo afferma il una dichiarazione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

"L'operazione - spiega - ha permesso di sgominare una rete di traffico di droga imponente sull'asse San Severo-Gargano, portando alla esecuzione di misure di custodia cautelare di venti persone. Le indagini complesse necessitano di tempo e di attenzione affinche' vadano a buon fine: l'operazione odierna dimostra ancora una volta che la cittadinanza deve avere fiducia nelle Istituzioni e nelle forze di polizia. Questa fiducia, pero', perche' sia efficace ha bisogno che ciascuno si senta corresponsabile. Non e' possibile che nessuno veda mai nulla quando ci sono gli attentati dinamitardi o quando si spaccia la droga, ne' che le vittime del racket e dell'usura non riescano a trovare il coraggio di andare a denunciare, fosse anche tramite i numerosi sportelli dedicati a ricevere segnalazioni di questo tipo. Il riscatto della Capitanata passa dal lavoro sinergico di tutti, e perche' questo non diventi un concetto teorico ma inefficace, tutti quanti dobbiamo rimboccarci le maniche e fare la nostra parte". (ANSA)
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