Trump: «Influenza più letale del Covid», ma i numeri lo smentiscono. Facebook e Twitter censurano la fake news del Presidente

Trump: «Influenza più letale del Covid», ma i numeri lo smentiscono. Facebook e Twitter censurano la fake news del Presidente
di Nico Riva
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 16:37

Facebook e Twitter censurano le ultime affermazioni del Presidente americano Donald Trump. Entrambi i social network son andati all'assalto di un post del tycoon di martedì 6 ottobre, dove dichiara che l'influenza è più mortale del coronavirus. Facebook ha rimosso il post, mentre Twitter segnala il pericolo disinformazione. Anche perché, stando ai numeri ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della Johns Hopkins University, si tratta una fake news: il Covid ha ucciso più di 1 milione di persone in meno di un anno, mentre l'influenza uccide in media fra le 290mila e le 650mila persone annualmente. 

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«L'influenza stagionale sta arrivando. Molte persone ogni anno, a volte più di 100mila e nonostante il vaccino, muoiono di influenza. Dovremmo chiudere il nostro Paese per questo? No, abbiamo imparato a conviverci, proprio come stiamo imparando a convivere con il Covid, molto meno letale», ha twittato Trump. 

Ma i numeri parlano da soli e lo smentiscono. Dall'inizio della pandemia, negli Stati Uniti i contagi hanno superato i 7 milioni e mezzo, provocando ufficialmente 211mila morti (dati Johns Hopkins University). Per quanto riguarda l'influenza, invece, i morti nella stagione 2019-2020 sarebbero 22mila, secondo i CDC americani (Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie).

Le statistiche ufficiali degli scienziati smentiscono la dichiarazione di Trump: la stagione più letale del decennio è stata quella 2017-2018, con 61mila vittime. 

Un portavoce di Facebook ha giustificato all'emittente CNBC la rimozione del post: «Noi rimuoviamo le informazioni errate sulla gravità del Covid-19». Twitter si è limitata invece ad aggiungere un messaggio sopra il tweet: «Viola le regole di Twitter sulla disinformazione e la diffusione di informazioni potenzialmente pericolose sul Covid-19. Tuttavia, riteniamo possa essere di interesse pubblico renderlo accessibile». Entrambi i social network hanno deciso di rafforzare il proprio impegno nella lotta alle fake news: comprese quelle presidenziali. 

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