Il Dna prelevato al sospetto arrestato ieri all'aeroporto di Glasgow, in Scozia, non corrisponde a quello di Xavier Dupont de Ligonnes, meglio noto come il 'mostro di Nantes'. Lo riferiscono fonti vicine alle indagini, citate dai media francesi. Dall'inizio del suo fermo, l'uomo ha affermato di chiamarsi Guy Joao e di non aver alcun legame con Xavier Dupont de Ligonnes, sospettato di aver ucciso la moglie e i quattro figli nel 2011. A confermarlo anche un vicino di casa. «È nato a Limay, siamo amici da oltre 45 anni, ha lavorato con me alla Flins Renault prima di andare in pensione quattro anni fa», aveva raccontato un testimone . È stato uno scambio di informazioni tra gli agenti di polizia francesi e scozzesi, sulla base di una «informazione anonima», che ha portato all'arresto dell'uomo.
IL CASO
uccide moglie e figlie di 12 e 18 anni, poi agente di polizia penitenziaria si toglie la vita con la pistola
Xavier Dupont De #Ligonnès a été arrêté vendredi en Ecosse. Pourquoi tant de fascination pour cette affaire ? https://t.co/SSmpsZIrta
— actu.fr (@actufr) October 12, 2019
Dupont era ricercato dalla polizia dall'aprile 2011 e viaggiava sotto falsa identità. Subito dopo gli omicidi, la sua macchina era stata ritrovata abbandonata al Frejus e per questo per un periodo si era pensato potesse essersi rifugiato in Italia. Di lui si era occupata anche la trasmissione 'Chi l'ha visto?'.