Vaccino Covid, la linea dura della Spagna: chi lo rifiuta sarà registrato

Vaccino Covid, la linea dura della Spagna: chi lo rifiuta sarà registrato
Vaccino Covid, la linea dura della Spagna: chi lo rifiuta sarà registrato
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Martedì 22 Dicembre 2020, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 18:46

Vaccino contro il coronavirus: la Spagna, come tutti i paesi democratici occidentali, ha scelto la via della somministrazione volontaria e non obbligatoria. Il paese iberico, tuttavia, ha deciso di differenziarsi, garantendo la libera scelta ma non l'anonimato.

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Chi rifiuta il vaccino, in Spagna, sarà infatti inserito in un apposito registro, che includerà anche i motivi del rifiuto e sarà utilizzato per un'analisi dei dati nei differenti gruppi della popolazione. Le informazioni saranno poi incluse nel registro delle vaccinazioni di tutti i cittadini. In un documento pubblicato dal Ministero della Salute spagnolo, infatti, si legge: «La vaccinazione contro il Covid-19 sarà volontaria, ma si considera importante registrare tutti i casi di rifiuto per stabilirne le possibili ragioni». Lo riporta anche 20minutos.es.

Chi accetta di vaccinarsi dovrà dare un semplice consenso informato verbale, ad eccezione di determinati casi per cui il consenso dovrà essere scritto (minori o persone con limitata capacità di agire) e firmato dai rappresentanti legali. La campagna vaccinale in Spagna partirà domenica prossima e inizierà con quattro gruppi prioritari: operatori sociosanitari delle Rsa e ospiti, poi medici e infermieri in prima linea nei reparti Covid e infine gli operatori sanitari negli ospedali e le persone fragili.

Il Ministero della Salute di Madrid ha fatto sapere che l'immunità 'ottima' contro il coronavirus arriverà solo tra i 7 e i 14 giorni successivi alla somministrazione della seconda dose di vaccino.

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