Vacanza in Russia con vaccino anti Covid: viaggio di tre settimane in tempo per le due dosi, quanto costa

Vacanza in Russia con vaccino anti Covid: viaggio di tre settimane in tempo per le due dosi, quanto costa
Vacanza in Russia con vaccino anti Covid: viaggio di tre settimane in tempo per le due dosi, quanto costa
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Lunedì 29 Marzo 2021, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 17:58

Volare in Russia non solo per turismo, ma per vaccinarsi contro il Covid. È questa la proposta che arriva dall'Eurasian Travel di Bologna. «Siamo un piccolo tour operator di Bologna - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Pietro Di Febo, direttore dell'Eurasian Travel - specializzato per viaggi in Russia e in Cina. Dalla fine dello scorso anno, abbiamo avuto decine e decine di richieste per potersi vaccinare in Russia. Non ci siamo mai occupati di turismo medicale, anche se è un settore molto forte: c'è gente che si muove per rifarsi i denti, i capelli e cure estetiche in generale».

«I costi - sottolinea - sono relativamente accessibili perché, come in Italia anche in Russia, i prezzi degli alberghi sono crollati: un hotel a 5 stelle che un anno fa a Mosca si comprava a 300 euro a notte ora viene a costare 60 massimo 80 euro.

Si parte dai 1.700 euro a salire, volo escluso che va ad incidere per 300 massimo 400 euro. Abbiamo però anche richieste di vedere il Sud della Russia, in questi caso offriamo pacchetti molto complessi che costano 8.000-9.000 euro a persona». «Dal punto di vista imprenditoriale - ammette Di Febo - questo tipo di viaggi va sfruttato nei prossimi 3-4 mesi massimo. Si parte da metà-fine aprile. Noi siamo un tour operator ormai fermo da un anno perché le frontiere sono completamente chiuse e, quindi, siamo pronti a partire. Abbiamo già i contratti con gli alberghi in Russia, i servizi di trasporto e con le cliniche, stiamo mettendo a punto gli aspetti sulle motivazioni di ingresso, cioè come gestire i passeggeri che escono ed entrano in Italia».

«Abbiamo pensato a sei diverse tipologie di pacchetto: si parte da un pacchetto base per poi salire e costruirlo con i clienti che hanno esigenze diverse». Ha aggiunto Di Febo. «Dobbiamo anche considerare - sottolinea - che tra la prima e la seconda dose i vaccini russi richiedono minimo tre settimane, quindi di fatto diventa un viaggio molto lungo. Normalmente i viaggi turistici durano massimo 11 giorni, qui si arriva a 23, di conseguenza bisogna riempire le giornate ai turisti». «Abbiamo previsto - spiega - una proposta che comprende Mosca e San Pietroburgo, un'altra Mosca e l'Anello d'oro con le città che sono attorno alla capitale. C'è poi una forma un pò più leggera economicamente in cui ci sono i primi 3-4 giorni dove si ha il check up medico e tutto quanto richiesto dalla clinica russa, poi si lascia libero il cliente durante le tre settimane e mezzo di organizzarsi in maniera autonoma, e per fare il richiamo del vaccino gli ultimi 3-4 giorni co tutti i dovuti controlli medici ante e post vaccino».

«Vista la forte richiesta di partire per la Russia a fini vaccinali, abbiamo cominciato a chiedere informazioni ai nostri partner in Russia se questa cosa fosse possibile dal punto di vista sia tecnico che delle regole. In questo momento, infatti, per motivi di turismo tra i due Paesi non si può viaggiare; i visti turistici sono sospesi sia da parte delle autorità italiane in Russia, sia da parte delle autorità russe in Italia. Abbiamo anche verificato se fosse possibile per noi proporre questo tipo di pacchetti ai nostri clienti e con i nostri legali lo abbiamo completamente superato perché, fino a prova contraria, ognuno è libero di curarsi dove meglio crede». Spiega ancora Pietro Di Febo, direttore dell'Eurasian Travel. «A noi - sottolinea - ci preme molto di più l'aspetto relativo alle restrizioni di viaggio perché come tour operator dobbiamo rispettare tutte le normative previste: siamo assicurati, abbiamo le licenze, il Fondo di garanzia previsto dalla legge, però non possiamo spostare persone di due Paesi che non lo permettono». «Di fatto - assicura - noi siamo pronti già domani, ci stiamo confrontando con le autorità consolari dei due paesi per sapere come muoversi in maniera corretta, rispettando le regole di ingresso, i visti, le quarantene e poi siamo davvero pronti perché, ripeto, abbiamo davvero tante tante richieste».

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