Uk, Servizio Sanitario: addio alle parole «donna» e «donne» dalla pagina della menopausa e scoppia la polemica

Le critiche arrivano dal segretario alla salute Sajid Javid che dichiara: "So che c'è una certa sensibilità intorno a questo linguaggio, ma dobbiamo usare il buon senso"

Uk, il Servizio Sanitario sempre più inclusivo: spariscono le parole «donna e donne» dalla pagina della menopausa
Uk, il Servizio Sanitario sempre più inclusivo: spariscono le parole «donna e donne» dalla pagina della menopausa
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Mercoledì 29 Giugno 2022, 16:57

Il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito mira ad essere sempre più inclusivo anche sulle sue pagine web. Ed è per questo che dalla pagina dedicata alla menopausa sono sparite le parole «donna» e «donne». Una decisione che arriva dopo averla già sperimentata sulla guida online sul cancro ovarico all'inizio di giugno. 

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Se prima la pagina relativa alla menopausa sul Servizio Sanitario Nazionale recitava: «La menopausa è quando una donna smette di avere le mestruazioni e non è più in grado di rimanere incinta naturalmente»; adesso la frase è stata rivisitata in un'ottica più inclusiva che riesca a coinvoglere anche chi non si riconoscere nel genere femminile e, dunque, si legge: «La menopausa è quando le mestruazioni si fermano a causa di livelli ormonali più bassi.

Questo di solito accade tra i 45 e i 55 anni».

Questo cambiamento, però, ha suscitato anche qualche critica. Tra i contrari anche il segretario alla salute Sajid Javid che ha criticato apertamente la decisione presa dal Servizio Sanitario Nazionale definendola «Una scelta sbagliata». 

Commentando la decisione del servizio sanitario, Javid ha dichiarato di aver analizzato a fondo il cambiamento di terminologia usata. «Non sarai sorpreso di sapere che, come segretario alla salute, penso che il tuo sesso sia importante, il tuo sesso biologico è incredibilmente importante per assicurarti di ricevere il trattamento giusto, il miglior trattamento», ha dichiarato a Sky News.

«So che c'è una certa sensibilità intorno a questo linguaggio, ma dobbiamo usare il buon senso e il linguaggio giusto in modo da poter offrire alle persone la migliore assistenza possibile».

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