Guerra Ucraina diretta. Macron: «Kiev e Mosca dovranno negoziare». Gb: imminente invio lanciarazzi a lunga gittata. Telefonata Xi-Putin

Tutti gli aggiornamenti sul conflitto minuto per minuto

Guerra in Ucraina diretta, Zelensky: «Ecco le armi che servono, 1000 cannoni e droni». Usa: «Momento cruciale, ora si decide esito conflitto»
Guerra in Ucraina diretta, Zelensky: «Ecco le armi che servono, 1000 cannoni e droni». Usa: «Momento cruciale, ora si decide esito conflitto»
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 06:32 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 07:12

Guerra in Ucraina, le notizie in diretta oggi 15 giugno, 112° giorno dall'invasione voluta dalla Russia di Putin.
Mosca ha annunciato l’apertura oggi di un corridoio umanitario per i civili rifugiati dentro l’impianto chimico Azot a Severodonetsk. La Russia ha invitato i combattenti che si trovano nell’impianto a rilasciare i civili e deporre le armi. Per Kiev: «Sono almeno 550 persone». Oggi, 15 giugno, si riuniranno i ministri della Difesa di 47 Paesi del mondo e proveranno a mettere a punto la strategia per un cessate il fuoco e la pace.

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Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 17.32 - La Turchia ha respinto una proposta della Nato per un incontro trilaterale con Svezia e Finlandia allo scopo di risolvere la questione dell'opposizione di Ankara all'entrata dei Paesi scandinavi nell'Alleanza atlantica. Lo fanno sapere alcuni media turchi pubblicando parte di un articolo del Financial Times che cita fonti informate sul dossier.

Ore 16.17 - «Siamo qui per sostenere l' Ucraina, par darle ciò di cui ha bisogno per difendersi. Non possiamo permetterci di perdere slancio. Siamo a momento critico. Russia ha cambiato strategia e non dobbiamo sottovalutare le sfide per l' Ucraina: dobbiamo intensificare gli aiuti a Kiev.

L'invasione russa non è solo un pericolo per l' Ucraina ma una minaccia per la sicurezza europea». Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd J. Austin III aprendo la riunione del gruppo di contatto sull' Ucraina presso la sede della Nato a Bruxelles, dove sono riuniti circa 45 ministri della Difesa e i capi dello Stato Maggiore di Paesi del mondo.

Ore 16.00 - È «imminente» l'invio da parte del Regno Unito di lanciarazzi a lunga gittata del tipo Gmlrs alle forze armate di Kiev. Lo ha annunciato oggi a Oslo, nel corso di un incontro della Joint Expeditionary Force (l'alleanza nordica guidata da Londra) il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, a fronte delle difficoltà che stanno incontrando le truppe ucraine nel respingere l'offensiva russa nel Donbass. Nelle ultime settimane Kiev ha ripetutamente invitato i suoi alleati a fornire armi più pesanti, in particolare per contrastare l'artiglieria di Mosca. La fornitura britannica dei lanciarazzi Gmlrs, capaci di superare i sistemi d'arma russi, era stata promessa il 6 giugno scorso, e seguiva la decisione presa in merito dagli Usa. Wallace ha detto nuovamente che Londra sta pensando anche all'invio di sistemi Harpoon, missili anti-nave a lunga gittata per colpire la flotta di Vladimir Putin.

Ore 15.38 -  Le relazioni tra Russia e Cina «hanno raggiunto un livello senza precedenti e migliorano costantemente». Lo hanno affermato i rispettivi presidenti, Vladimir Putin e Xi Jinping, nel corso della telefonata di oggi, in cui hanno concordato di «rafforzare la cooperazione nei settori energetico, finanziario e industriale alla luce delle illegali sanzioni occidentali». Lo ha riferito il Cremlino, citato dalla Tass.

Ore 15.28 - Secondo il Cremlino, i due leader hanno inoltre sottolineato che «le posizioni russa e cinese nell'arena globale sono unite o comunque molto vicine».

Ore 15.25 - Nella telefonata di oggi con Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che «le azioni della Russia per la difesa dei suoi interessi nazionali di fronte alle sfide esterne sono legittime». Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass.

Ore 15.00 - Sono migliaia i civili rimasti intrappolati in condizioni sempre più drammatiche a Severodonetsk sotto assedio russo, tra cui anziani, donne e bambini, e la situazione più urgente è quella delle centinaia di persone bloccate nei bunker della fabbrica chimica Azot. Lo ha detto alla Bbc il portavoce dell'ufficio dell'Onu per gli Affari umanitari, lanciando l'allarme sulla carenza di scorte d'acqua e cibo, servizi igienici ed elettricità. Le Nazioni Unite, ha aggiunto, non sono al momento in grado di fornire gli aiuti necessari a causa dei continui bombardamenti sulla città.

Ore 14.10 - «L'invasione russa in Ucraina è solo il primo passo di cui il governo della Russia ha bisogno per aprirsi la via verso altre nazioni. Stiamo facendo fronte alla tirannia che non si ferma in Ucraina, la Russia ha nel mirino tutti coloro che sono liberi». Lo ha detto il presidente Zelensky nel suo discorso video alle due camere del Parlamento ceco. Zelensky ha invitato la Repubblica ceca a sostenere durante la presidenza ceca dell'Ue la candidatura dell' Ucraina per l'ingresso nell'Unione europea e a contribuire al rinnovamento dell'economia e delle infrastrutture ucraine distrutte dalla guerra

Ore 12.43 - Gli ucraini sono «scettici» rispetto alla visita di Olaf Scholz, Mario Draghi ed Emmanuel Macron a Kiev, e temono che l'occidente voglia tornare a spingere per un trattato di pace con la Russia. Ô quello che scrive la Bild on line, che ha parlato con il consigliere militare del presidente Zelensky, Oleksjy Arestovyc: «Temo che proveranno a raggiungere un Minsk III», ha affermato. «Diranno che noi dobbiamo chiudere questa guerra, che provoca problemi alimentari e problemi economici. Diranno che muoiono sia russi che ucraini, che noi dobbiamo salvare la faccia a Putin, che i russi hanno fatto un errore, che noi dobbiamo perdonarli».

Ore 12.35 - Il presidente Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riferisce il network statale cinese Cctv. La Cina ha sempre fatto sulla vicenda ucraina una valutazione da un punto di vista storico e «da ciò che è giusto e sbagliato, esprimendo giudizi in modo indipendente e promuovendo attivamente la pace nel mondo e la stabilità dell'ordine economico globale». Il presidente Xi Jinping, nel colloquio telefonico avuto nel pomeriggio con la controparte russa Vladimir Putin, ha osservato che «tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi in Ucraina in modo responsabile». Secondo il resoconto dei media ufficiali, Xi ha aggiunto che la Cina «è disposta a continuare a svolgere il proprio ruolo in questo senso». 

La Cina è disposta, insieme alla Russia, «a continuare a sostenersi a vicenda su questioni riguardanti gli interessi fondamentali e le principali preoccupazioni come la sovranità e la sicurezza, a intensificare il coordinamento strategico tra i due Paesi e a rafforzare la comunicazione e il coordinamento nelle principali organizzazioni internazionali e regionali come Onu, Brics e Organizzazione per la cooperazione di Shanghai». Lo ha detto il presidente Xi Jinping all'omologo russo Vladimir Putin nella telefonata avuta nel pomeriggio, nel resoconto del network statale Cctv.

Ore 12.15 - «Il presidente ucraino e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia» e «noi faremo di tutto per fermare le forze della Russia e aiutare gli ucraini e il loro esercito». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita in Romania, parlando alle truppe francesi e di altri Paesi schierate in ambito Nato nella base militare di Mihail Kogalniceanu. Lo riportano i media internazionali.

Ore 11.45 - Eni «ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all'approvvigionamento gas verso l'Italia. Eni continuerà a monitorare l'evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti». Lo si legge sulla piattaforma di infomazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici. Un portavoce Eni, interpellato dall'Ansa, «conferma che Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate».

Ore 11.25 - Il gruppo di contatto guidato dagli Usa «si riunisce oggi per discutere le necessità urgenti dell'Ucraina di equipaggiamento militare. Ringrazio gli Usa per la loro leadership e la collaborazione». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, a poche ore della ministeriale Difesa che si riunirà questa sera e domani nel quartier generale a Evere, alle porte della capitale belga.

Ore 10.35 - Sono 250 i soldati russi che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore in Ucraina, 32.750 quelli uccisi dall'inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo riferisce l'esercito ucraino nel suo bollettino quotidiano, parlando di 1.440 carri armati russi distrutti, sei nell'ultima giornata.

Ore 9.41 - L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha detto di dubitare che l'Ucraina esisterà ancora «tra un paio di anni». Lo riporta la Tass. «Solo una domanda: chi ha detto che l'Ucraina tra due anni esisterà ancora sulla mappa del mondo?».

Ore 7.45 - Volodymyr Zelensky ribadisce ai partner occidentali che l'Ucraina ha bisogno di armi moderne per fermare i missili russi che i dispositivi attualmente in dotazione delle forze armate ucraine non sono in grado di abbattere. «L'Ucraina ha bisogno di moderne armi antimissilistiche. Il nostro Paese non ne ha ancora abbastanza (...) il ritardo nella loro fornitura non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlerò con i nostri partner», ha dichiarato Zelensky in un messaggio rivolto alla popolazione ucraina. A tal fine, ha annunciato importanti colloqui in settimana «non solo con i politici europei». «La Russia ha ancora diversi tipi di missili sovietici, che sono ancora più pericolosi. Sono molto meno precisi e quindi molto più minacciosi per bersagli civili e normali edifici residenziali», ha spiegato il presidente ucraino. Zelensky ha poi riferito di aver chiesto al comandante in capo delle Forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny, di verificare le notizie di alcuni media secondo cui ci sarebbero soldati della difesa ucraina privi di sufficienti dispositivi di protezione individuale. «Le segnalazioni che ricevo sono significativamente diverse. Mi aspetto ora ispezioni logistiche nell'esercito: ispezioni su ciò che viene fornito e su come vengono distribuiti i dispositivi di protezione individuale. Oggi, tutti nelle zone di combattimento devono avere tutto ciò di cui hanno bisogno per proteggersi», ha aggiunto Zelensky. 

Ore 7.42 - Aperta ai civili la strada continentale Crimea-Donbass via Mariupol, Melitopol e Kherson: lo ha dichiarato all'agenzia russa Tass un alto funzionario della regione di Zaporizhzhia. «Il percorso non è solo per i militari», ha dichiarato Vladimir Rogov, membro del consiglio direttivo dell'amministrazione civile-militare della regione di Zaporizhia, «ho già viaggiato da Kherson a Melitopol passando per Berdyansk, Mariupol e Novoazovsk. Da Novoazovsk sono andato in Russia. Ho guidato un normale veicolo civile, non uno militare. La gente usa questo percorso, molti lo fanno, e ci sono anche code al confine perché non è stato progettato per un traffico così intenso. Ma questo percorso esiste». E ha aggiunto di essere impaziente che riprenda il traffico attraverso il percorso standard Mosca-Crimea via Zaporizhzhia, utilizzato nella Russia imperiale e nell'Unione Sovietica. Il percorso è stato chiuso dall'Ucraina dopo la riunificazione della Crimea alla Russia nel 2014.

Ore 7.32 - La Russia ha intimato di arrendersi alle forze ucraine asserragliate nell'impianto chimico Azot della città orientale di Severodonetsk entro le prime ore di oggi. Lo riporta il Guardian. Il generale Mikhail Mizintsev, l'ufficiale che era a capo dell'assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti dovrebbero «fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi» a partire dalle 8 del mattino ora di Mosca (le 7 italiane). Ieri il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che dentro la fabbrica ci sono anche 560 civili.

Ore 6.22 - «Nel corso dell'ultima giornata non sono avvenuti cambiamenti drastici nella battaglia per il Donbass. I combattimenti più feroci sono a Sievierdonetsk e in tutte le città e comunità vicine, come prima. Le perdite, purtroppo, sono dolorose. Ma dobbiamo resistere. Si tratta del nostro stato. È fondamentale resistere lì, nel Donbass». A dichiararlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, fornendo aggiornamenti sulla situazione sul terreno. «Più perdite subirà il nemico lì, meno potere avrà per continuare l'aggressione. Pertanto, il Donbass è la chiave per determinare chi avrà la meglio nelle prossime settimane. Abbiamo perdite dolorose anche nella regione di Kharkiv, dove l'esercito russo sta cercando di rafforzare le proprie posizioni. Le battaglie in quella zona continuano e dovremo ancora lottare duramente per garantire la completa sicurezza di Kharkiv e della regione», ha affermato Zelensky. A riferirne è il Guardian.

Ore 04:45 - Ecco la lista delle armi che servono all’Ucraina: mille cannoni e droni

Si riunisce oggi, mercoledì 15 giugno, a Bruxelles il «Gruppo di contatto» per l’Ucraina, formato dai ministri della Difesa di 47 Paesi. In parallelo si tiene il vertice dei ministri della Difesa delle 30 Nazioni che aderiscono alla Nato. Ieri, martedì 14, i consiglieri più stretti di Volodymyr Zelensky hanno indicato su «Twitter» quali siano le necessità della resistenza ucraina. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che «occorrono 60 lanciatori a lungo razzo Mlrs (Multiple launch rocket system, di fabbricazione Usa) per bloccare l’avanzata dei russi nel Donbass; con 40 continueranno ad avanzare». Al momento, fanno notare ancora gli ucraini, Stati Uniti e Regno Unito ne hanno promessi «una manciata». Mykhaylo Podoliak, advisor di Zelensky, ha addirittura pubblicato sempre su Twitter «la lista degli ingredienti per vincere la guerra».
Eccoli: 1000 cannoni Hovitzers, calibro 155 mm; 300 Mlrs; 500 tank; 2000 blindati; 1000 droni. E ha concluso: «Oggi si riunisce il Gruppo di contatto; aspettiamo una risposta». Ma è molto probabile che le attese di Podoliak andranno deluse. Il suo elenco è troppo ambizioso. Tuttavia è vero che il doppio appuntamento di oggi dovrà dare qualche indicazione concreta. Gli ucraini stanno perdendo terreno nel Donbass e, soprattutto, sarebbero a corto anche di munizioni. La prima mossa toccherà, anche questa volta, al ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, l’ideatore del «Gruppo di contatto». A Washington cominciano a serpeggiare dubbi anche all’interno dell’Amministrazione, regolarmente intercettati dal «New York Times». Fino a quando Zelensky sarà in grado di reggere l’urto dei russi? Ufficialmente, però, la linea non cambia. Joe Biden lo ha ripetuto nei giorni scorsi. Ieri per il governo ha parlato il sottosegretario alla Difesa, Colin H. Kahl: «Non saremo noi a dire agli ucraini come negoziare, quando negoziare e che cosa negoziare. Lo decideranno loro». La conseguenza logica, allora, è che gli Usa e l’Occidente in generale debbano fornire a Zelensky le armi necessarie se non per «vincere la guerra», come vorrebbe Podoliak, almeno per non farsi travolgere.

Ore 02:2001:41 - Biden costruiremo silos a confine per export grano Ucraina: intelligence Usa, guerra giunta a fase cruciale

Gli Usa costruiranno silos temporanei al confine con l’Ucraina per facilitare l’export del grano ucraino nel mondo, ora bloccato dal conflitto con la Russia. Lo ha annunciato Joe Biden parlando a Philadelfia.«Costruiremo silos, silos temporanei ai confini dell’Ucraina, inclusa la Polonia. Così potremo trasferire (il grano) da quelle auto nei silos e in quelle europee per portarlo attraverso l’oceano in giro per il mondo. Ma ci vuole tempo», ha sottolineato.

La guerra in Ucraina è giunta a una fase cruciale che potrebbe determinare l’esito a lungo termine del conflitto. È quanto hanno riferito più fonti vicine all’intelligence statunitense e occidentale, secondo quanto riporta la Cnn che sottolinea anche come questo momento cruciale potrebbe costringere a prendere una decisione difficile anche i governi occidentali, che finora hanno offerto sostegno all’Ucraina a un costo sempre maggiore per le loro economie e per le scorte nazionali di armi. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin sarebbe pronto a guidare un gruppo di lavoro di quasi 50 Paesi per discutere della crisi. «Penso che si stia per arrivare al punto in cui una parte o l’altra avrà successo — ha detto un alto funzionario della Nato — O i russi raggiungeranno Slovyansk e Kramatorsk o gli ucraini li fermeranno qui. E se gli ucraini saranno in grado di tenere la linea qui, di fronte a questo numero di forze, sarà importante».

Ore 00.52 La guerra in Ucraina è giunta a un momento cruciale che potrebbe determinare il risultato di lungo termine. Lo affermano alcuni funzionari dell'intelligence americana, secondo quanto riporta Cnn. 

Ore 23:42 - Stoltenberg, Zelensky parlerà a vertice leader Nato a Madrid

«Non vedo l’ora di dare il benvenuto al presidente Zelensky che rivolgerà un discorso ai leader della Nato al nostro vertice di Madrid». Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo un incontro informale martedì presso la residenza ufficiale del primo ministro olandese a L’Aia, co-ospitato dal suo omologo danese. «In risposta» all’invasione russa in Ucraina, «abbiamo rafforzato la nostra capacità di proteggere e difendere ogni centimetro del territorio alleato della Nato - ha aggiunto -. A Madrid faremo i prossimi passi».

 

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