Ucraina, bombe su Kiev: colpita la torre della Tv. «Kharkiv nuova Sarajevo». Le truppe russe entrano a Kherson

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Ucraina, diretta. Bombe su Kiev: colpita la torre della Tv. Missili russi su Kharkiv e Mariupol
Ucraina, diretta. Bombe su Kiev: colpita la torre della Tv. Missili russi su Kharkiv e Mariupol
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Martedì 1 Marzo 2022, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 17:12

I negoziati sono appena finiti, quando le immagini riprendono un convoglio russo lungo 60 chilometri. Un drago fumante che punta a Kiev. Negli ultimi giorni è stato ulteriormente potenziato, e annuncia una battaglia che lascerà solo morte e distruzione. Lo Stato maggiore russo conferma che andranno avanti fino «al conseguimento di tutti gli obiettivi». E, dopo una notte di sirene e bombardamenti, le truppe di Mosca colpiscono la Torre della tv della capitale provocando almeno 5 vittime. L’obiettivo è chiaro: bloccare ogni tipo di comunicazione e causare un totale disorientamento tra la popolazione. Ma anche fermare la propaganda a favore dell’Ucraina, che tanto ha sostenuto gli animi di chi è sceso in strada a combattere.

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Mosca, dopo i ritardi dei primi giorni, ha adeguato il dispositivo e sta impiegando il 75% delle proprie forze: truppe più robuste, tank e blindati. Non più puntate affidate a unità leggere ma probabili spallate ove sia possibile affidate ai Btg, i battaglioni da combattimento. Dello schieramento fanno parte anche le armi termobariche: razzi usati in Siria e che ora colpiscono una capitale europea. Oltre a distruggere, hanno un effetto psicologico: risucchiano l’ossigeno e poi deflagrano. Così come è probabile l’uso di ordigni a grappolo: bombe pericolose anche per i civili, in quanto possono non deflagrare e restare per molto tempo in aree estese. Armi, il cui uso è proibito da un accordo internazionale.

L’INTELLIGENCE
L’esercito russo preannuncia il bombardamento a Kiev con qualche ora di anticipo. Pochi minuti prima, le sirene dell’antiaerea avvisano i cittadini del raid imminente. Lo scempio nella città non si ferma e, secondo l’intelligence, ora i soldati stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia, patrimonio dell’Unesco. Come e più dei talebani che hanno distrutto “i Buddha di Bamiyan”.

Nell’assalto alle Torri tv a Kiev ci finisce anche Babyn Yar, il memoriale della Shoah che ricorda l’eccidio nazista di oltre 100 mila persone. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne denuncia l’attacco: «Che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. La storia si ripete», scrive su Twitter pochi minuti dopo la notizia, rimbalzata subito sui media locali e sui social. Come sempre in guerra, non è chiaro cosa sia avvenuto esattamente. Un obiettivo era certamente la Torre della Tv, che si trova a poche centinaia di metri da Babyn Yar. È probabile che il memoriale sia finito nel mirino per la sua vicinanza al centro delle trasmissioni televisive. Ma quello che inevitabilmente evoca basta a far crescere ancora di più la rabbia contro l’aggressione di Putin.

Quello di Kiev, però, è solo uno degli obiettivi: bombardamenti pesantissimi hanno raggiunto ancora una volta Kharkiv, la seconda città del paese, dove sono state prese di mira zone residenziali e ci sono state molte vittime civili. E poi Mariupol e Kherson, nel sud, con le truppe russe che sono riuscite a entrare. L’accerchiamento arriva anche da Est e la situazione si fa ogni giorno più drammatica. Kharkiv è sotto un fuoco incessante. I russi sono sempre stati a un tiro di schioppo, il confine dista appena una quarantina di chilometri. Ma adesso spuntano dappertutto, sui tank per le strade e soprattutto dal cielo, dove sfrecciano i bombardieri pesanti Sukhoi Su-34 che seminano il terrore. Raid «assolutamente disgustosi», che ricordano alcuni degli attacchi a Sarajevo, accusa il premier britannico Boris Johnson. Nel mirino finiscono edifici governativi e semplici condomini: solo ieri i morti sono stati più di venti. Hanno fatto a pezzi anche Piazza della Libertà, il simbolo della città, tra le dieci più grandi d’Europa, che adesso è un tappeto di macerie e detriti. 

Erano appena passate le otto del mattino quando il palazzo del governo locale si è trasformato in una palla di fuoco. L’obiettivo, secondo il comando operativo di Kiev, era proprio quello di decapitare le strutture di vertice: il governatore Oleg Synegubov e la sua squadra, incaricata della difesa della città. Il missile che ha colpito l’edificio ha provocato almeno 10 morti e ferito più di 20 persone, anche perché accanto passavano numerose auto e la deflagrazione è stata talmente potente da danneggiare palazzi lontani decine di metri. «Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Così, la Russia è diventata uno stato terrorista», è la denuncia del presidente Zelensky. 

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Nel pomeriggio arriva un altro raid: colpisce direttamente un edificio residenziale di cinque piani, distruggendolo parzialmente e uccidendo almeno altre 8 persone. Ventiquattro sono rimaste ferite, in ospedale è finito anche un bimbo. «Sembra proprio un’atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile», accusa ancora Johnson. Non ne dubita neppure l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, anche se Mosca continua a negare di prendere di mira obiettivi e infrastrutture civili. 

Il martellamento su Kharkiv non dà tregua. Quasi un milione e mezzo di persone - moltissimi russofoni - è chiuso in casa, nascosto nei bunker, in preda al terrore. Il centro resta sotto una pioggia di missili Grad e Cruise, ma continua a reggere. Oggi si tornerà a trattare, anche se la base per un negoziato sembra impossibile. I carriarmati russi sono riusciti a entrare a Kherson, sul Mar Nero, vicino alla foce del fiume Dnepr, ma il governo ucraino controlla ancora i palazzi governativi. La Casa Bianca, però, esclude una no fly zone in Ucraina perché - riferisce la Cnn - richiederebbe l’uso della forza militare Usa per farla rispettare.
Nelle stesse ore sottomarini nucleari russi salpano per delle esercitazioni nel mare di Barents, mentre i lanciamissili mobili vengono dispiegati con lo stesso obiettivo nella regione di Irkutsk, nella Siberia orientale. L’esercitazione è stata decisa dopo l’ordine di Putin di mettere in allerta le forze nucleari. «Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma la tragedia che stiamo vivendo è immane», dichiara ancora Zelensky. E accusa Putin di parlare di target militari mentre continua a uccidere i bambini. 

Lui, intanto, lo zar, non sembra stare molto tranquillo e avrebbe nascosto la sua famiglia in un bunker di lusso in Siberia, almeno secondo quanto ha raccontato al Daily Mail, un ex professore del Moscow state institute of International relations (Mgimo), centro di eccellenza frequentato da aspiranti diplomatici e spie. Il bunker, secondo Valery Solovey, ex capo del dipartimento di pubbliche relazioni all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, è una città sotterranea hi-tech, nelle montagne Altaj, progettata nell’eventualità di una guerra nucleare.

IL TWEET
Ma non finisce qui: un nuovo allarme arriva da un tweet del Parlamento ucraino, secondo il quale unità militari bielorusse avrebbero varcato il confine entrando nella regione di Chernihiv. La Bielorussia, scrive il Daily Beast, è già stata utilizzata come base dai russi, ma se la notizia fosse confermata, significherebbe che la nazione è diventata il terzo partecipante diretto alla guerra. Il presidente Lukashenko avrebbe chiesto al suo omologo russo di schierare ulteriori sistemi di difesa S-400 a ovest di Minsk per proteggere la capitale, ma ha smentito di aver inviato le truppe in Ucraina, anche se fonti di Kiev sostengono che alcuni reparti sarebbero entrati nella zona di Chernihiv. Con l’obiettivo di chiudere il fronte ovest, in modo da ostacolare il flusso di armi in favore degli ucraini.

In queste due giornate di assedio e combattimenti restano, poi, le immagini di chi è morto per una guerra insensata. C’è il volto sorridente di Polina che non c’è l’ha fatta. Mentre suo fratello e sua sorella stanno lottando tra la vita e la morte. C’è anche Alisa, sette anni: stava giocando con gli amici quando la sua scuola elementare è stata colpita da un raid russo. È una delle sei vittime del bombardamento sul villaggio di Okhtyrka. Le loro foto da ore emozionano il mondo facendo il giro dei social. Ma la stragrande maggioranza delle vittime civili di questa guerra, giunta al sesto giorno, resta ancora senza volto e senza nome. L’ultimo bilancio ufficiale dell’Onu parla di 102 morti civili, tra cui sette bambini, e il conteggio cresce di ora in ora. Le cifre riferite dalle autorità di Kiev sono ancora più drammatiche, con almeno 352 civili uccisi, tra cui 16 bambini. 

Ucraina, la crisi in diretta

Ore 00.00 - Nella notte Ucraina e Polonia hanno aperto due nuovi valichi pedonali per chi fugge dall'Ucraina invasa dai russi riducendo così le lunghe code di profughi. Lo ha detto il viceministro dell'Interno di Kiev Mary Akopyan, al Kyiv Independent. «Ci sono ancora molte macchine, ma le code di persone a piedi non sono più così estreme». Il 28 febbraio, quasi 108.000 persone e 15.000 veicoli hanno attraversato i confini occidentali dell'Ucraina, un calo del 10% rispetto ai numeri del giorno precedente. Attualmente, ha riferito Akopyan, sono circa 8.000 le auto in coda. Secondo le stime dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) il 28 febbraio circa 520.000 persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina verso nazioni confinanti come Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia. Altre migliaia hanno cercato di attraversare i confini intasati, aspettando ore in macchina o a piedi, con solo il minimo indispensabile di effetti personali. Akopyan ha raccomandato a chi pensa di attraversare la Polonia di prendere in considerazione anche altri paesi vicini per ridurre il carico di rifugiati su Varsavia. Nel frattempo, ha fatto sapere il viceministro, sono 80.000 gli ucraini che hanno fatto ritorno nel Paese, la maggior parte uomini, per unirsi alla lotta contro la Russia.

Ore 23.20 - Le forze russe stanno bombardando diversi quartieri di Kiev e Vyshneve, un centro abitato ad un paio di chilometri dalla capitale. Lo scrive il Kyiv Idependent nel suo profilo Twitter citando il Servizio statale per le comunicazioni speciali dell'Ucraina. I quartieri attualmente sotto attacco, precisa la stessa fonte, sono Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e l'area vicino all'aeroporto internazionale di Kiev. Una forte esplosione è stata inoltre sentita anche a Bila Tserkva, una città nella regione di Kiev, dove è stato colpito un deposito di carburante.

Ore 22.42 -  L'Ucraina ha affermato di aver annientato un gruppo d'élite di combattenti ceceni che stavano complottando per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, ha dichiarato oggi durante un discorso televisivo che l'unità «che è venuta per uccidere il nostro presidente, è stata eliminata», riferisce online il quotidiano britannico Daily Mail.

22.05 - Team della Cnn hanno reso noto di avere udito una serie di esplosioni non lontano dai confini della città di Kiev in questi minuti.

Ore 20.10 - Le forze russe sono entrate nella città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, ma Kiev controlla ancora l'edificio dell'amministrazione cittadina. Lo riferisce il quotidiano britannico The Telegraph via Twitter, precisando che la notizia è stata data in televisione dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino Vadym Denysenko.

Ore 20.05 - A quanto apprende l'Ansa da fonti europee è stato raggiunto l'accordo nella riunione dei 27 ambasciatori Ue (Coreper) sull'esclusione dal sistema Swift di sette banche russe. La misura sarà effettiva già domani. Gli istituti colpiti dalle sanzioni sono: Vtb Bank, la Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf.

Ore 19.25 - La Turchia non ha in programma di imporre sanzioni alla Russia, ma cerca di mantenere un canale per il dialogo. Lo ha reso noto il portavoce di Erdogan, secondo quanto riporta la Tass.

Ore 18.25 - «Oggi» cercare la pace «è difficile, per cercare la pace bisogna volere la pace e chi ha più di 60 chilometri di carri armati davanti le porte di Kiev non vuole la pace in questo momento». Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle repliche alla Camera.

Ore 18.10 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Joe Biden di dare un messaggio «forte e utile» sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel discorso sullo Stato dell'Unione che terrà questa sera. In un'intervista esclusiva a Cnn e Reuters, dal bunker in cui è nascosto a Kiev, il leader ucraino, ex attore, ha detto: «È una situazione molto seria, non siamo in un film». «Io non sono una figura iconica, l'Ucraina lo è», ha aggiunto Zelensky, sottolineando «il mondo non può perdere qualcosa di così speciale».

Ore 18.00 - «L'Ambasciata italiana verrà trasferita da Kiev a Leopoli, e rimarrà operativa». Lo scrive su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio. «Grazie Presidente Draghi - aggiunge - per aver ricordato alle Camere dedizione, coraggio e spirito di servizio dell'Ambasciatore in Ucraina Pier Francesco Zazo e di tutto il personale dell'Ambasciata italiana in Ucraina. In questi giorni drammatici loro, insieme a tutti i diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, stanno svolgendo un lavoro incessante per i nostri concittadini».

Ore 17.45 - «Al mondo: che senso ha dire "mai più" per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete...». Così su twitter il presidente ucraino Zelensky rende noto un attacco russo contro un monumento nei pressi del memoriale di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30 mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti.

Ore 17.28 - Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin ulteriori sistemi missilistici di difesa aerea S-400. Lo riporta Interfax.

Ore 17.00 - «Sono giunte informazioni che le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino dai tempi della Rus' di Kiev: la Cattedrale di Santa Sofia di Kyiv». Lo ribadisce il segretariato dell'arcivescovo maggiore di Kiev della chiesa greco-cattolica ucraina.  «Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina - si legge nella nota - invita tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l'aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo. Possa Santa Sofia - la Sapienza Divina,  -far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine. Chiediamo di aiutarci a salvare Santa Sofia».

Ore 16.21 - La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha intimato alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici civili, comprese le abitazioni, gli ospedali e le scuole, ma anche veicoli come le ambulanze. La Corte ha cosi accettato la richiesta dell'Ucraina di imporre alla Russia misure che mettano fine alle tante e ripetute violazioni commesse dalle truppe russe. La Cedu ha chiesto alla Russia di indicare quanto prima le misure adottate per mettere in atto quanto richiesto.

Ore 15.49 - «I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell'operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «L'Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione», aggiunge Lavrov.

Ore 15.43 - Un'esplosione è stata avvertita a Kiev. Lo riferisce il quotidiano Kyiv Independent. Le sirene d'allarme per il raid aereo sono suonate un minuto dopo, ricordando ai cittadini di dirigersi al rifugio più vicino, scrive il quotidiano.

Ore 15.15 - Primo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Un convoglio militare di Mosca è giunto a Krasnopillya, nell'oblast di Sumy nel nord-est ucraino, vicino al confine, dove un ufficiale russo è stato liberato in cambio di cinque soldati di Kiev.

Lo riferisce su Telegram il responsabile dell'amministrazione militare regionale ucraina, Dmytro Zhyvytskyi, citato dal Kiev Independent.

Ore 15.12 - La proposta della Commissione Ue è, in queste ore, sul tavolo del Coreper, che riunisce gli ambasciatori dei 27 Paesi membri. L'obiettivo è chiudere l'intesa entro oggi. È quanto apprende l'ANSA da fonti europee. Nella lista che prevede l'esclusione delle banche russe dal sistema di pagamenti internazionali ci sarebbe la Vtb Bank uno dei maggiori istituti russi, con filiali in tutto il mondo. Esclusa dall'elenco, invece, la Gazprombank, principale vettore con cui viene pagato il gas russo.

Ore 15.11 - «I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell'operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze». Lo scrive in una nota l'ambasciatore russo a Roma Sergey Razov. «L'Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione», aggiunge Razov.

Ore 15.08 - L'aviazione russa ha compiuto un altro attacco su Kharkiv. Il raid ha colpito un edificio residenziale di cinque piani a Novobavarskyi Avenue, che è stato parzialmente distrutto, provocando almeno 7 vittime. Altre 24 persone sono rimaste ferite, di cui 11 sono ricoverate in ospedale, compreso un bambino. Lo riferiscono i servizi d'emergenza locali, citati da media ucraini.

Ore 15.04 - La Cina «deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili». Così il ministro degli Esteri Wang Yi nella telefonata avuta su richiesta di Kiev con la controparte Dmytro Kuleba. La posizione di base della Cina «è aperta, trasparente e coerente. Abbiamo sempre sostenuto il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi. In risposta all'attuale crisi, la Cina invita Ucraina e Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portino a una soluzione politica».

Ore 14.37 - Le forze armate russe hanno annunciato che bombarderanno a Kiev le sedi dei servizi di sicurezza e del centro operativo per la guerra psicologica e mediatica. Lo riferisce la Tass.

Ore 14.32 - Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e la controparte ucraina Dmytro Kuleba hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce la Cctv.

Ore 14.24 - In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell'Ambasciata d'Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev. Lo fa sapere la Farnesina.

Ore 14.14 - L'esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case. Lo riferisce la Tass.

Ore 13.58 -  Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze di Mosca hanno totalmente bloccato l'accesso di quelle ucraine al Mare di Azov, ad est della Crimea, sul quale si affaccia tra l'altro Mariupol.

Ore 11.52 - «Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Così, la Russia è diventata uno stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio.

Ore 11.42 - Non ci sono piani per colloqui diretti tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodomyr Zelensky. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Peskov, secondo quanto riferisce la Tass.

Ore 11.35 - La Russia continuerà la sua offensiva in Ucraina fino al raggiungimento dei suoi obiettivi, ha annunciato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, accusando ancora una volta l'esercito ucraino di usare i civili come «scudi umani». «Le forze armate della Federazione Russa continueranno l'operazione militare speciale fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati», ha affermato, secondo quanto riporta la tv russa. Il ministro ha invocato la «smilitarizzazione» e la «denazificazione» dell'Ucraina, affermando che l'esercito russo «non occupa l'Ucraina» e che l'Occidente «cerca di usare il popolo ucraino» contro Mosca.

Ore 11.34 - In queste ore «per la prima volta stiamo dispiegando le forze di risposta della Nato e truppe francesi sono in arrivo in Romania. Noi proteggeremo e difenderemo qualsiasi territorio della Nato. Noi siamo un'Alleanza difensiva. Non cerchiamo il conflitto con la Russia, che deve immediatamente fermare la guerra e tornare alla diplomazia». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dalla base militare Lask, in Polonia. «La guerra di Putin ha effetti su tutti e gli Alleati della Nato sono uniti», ha aggiunto.

Ore 11.14 - «Truppe bielorusse sono entrate in Ucraina». Lo scrive su Twitter Kyiv Independent, precisando che «secondo il Parlamento, truppe bielorusse sono entrate nell'Oblast ucraino di Chernihiv per assistere la Russia nella sua guerra all'Ucraina».

Ore 10.55 - L'arsenale della guerra Ucraina - Russia apre squarci inquietanti. Un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen testimonia il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano Tos-1, sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche che allo scoppio creano una fortissima onda di pressione che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Preoccupa anche la messa in allerta del sistema di difesa russo. Secondo quanto rileva Rsi, Radiotelevisione svizzera, Mosca dispone infatti di missili di tutte le gamme tra i quali gli intercontinentali Sarmat (che per la Nato sono gli Ss-X-30 Satan 2) che hanno una portata di 18.000 chilometri. Progettati per eludere le difese missilistiche avversarie grazie ad una fase di salita più breve, i Satan 2 sono pensati per trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 dispositivi d'inganno. Con un raggio d'azione di circa 18.000 km, il Sarmat, missile bistadio a propellente liquido del peso di oltre 200 tonnellate al lancio e con un carico utile di 10, è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese (specie quelle Usa oggi in servizio), semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di «early warning» o sistema missilistico difensivo.

Ore 9.55 - La Bielorussia non prenderà parte ad operazioni di combattimento in Ucraina. Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass citando l'agenzia bielorussa Belta. Lukashenko ha detto che la Russia ha iniziato le operazioni in Ucraina perché non gli era stata lasciata altra scelta. Minsk, ha aggiunto il leader bielorusso, è pronta a negoziare con chiunque al momento nell'interesse della pace nella regione.

Ore 9.50 - «Ai connazionali ancora presenti nella capitale Ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c'è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela». Lo scrive la Farnesina in un aggiornamento sulla sicurezza in Ucraina sul sito Viaggiare Sicuri.

Ore 9.27 - «Crudeli attacchi missilistici russi sulla centrale piazza della Libertà e sui quartieri residenziali di Kharkiv. Putin non è in grado di abbattere l'Ucraina. Commette molti crimini di guerra per rabbia, uccide civili innocenti. Il mondo può e deve fare di più. Aumentare la pressione, isolare completamente la Russia!». Lo scrive stamani su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, allegando un video dopo le notizie di un'esplosione di un razzo, una bomba o un missile in corrispondenza di un edificio identificato dal Kyiv Independent come la sede del governo regionale.

Ore 9.20 - «Sia Vladimir Putin sia i comandanti militari di Mosca saranno chiamati a rispondere di qualsiasi violazione delle leggi di guerra». Lo ha sostenuto oggi il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, interpellato da Sky News Uk sulle denunce di «crimini di guerra» attribuiti alle forze russe in Ucraina. Raab ha aggiunto di temere «attacchi ancor più barbari» di fronte alla resistenza ucraina, ma ha insistito sull'impegno del governo britannico e degli alleati Nato per far sì che «a lungo andare Putin fallisca. Affamare la macchina da guerra russa con le sanzioni sta intanto dando gli effetti che volevano».

Kiev sotto le bombe, il seminterrato di un ospedale si trasforma in un reparto pediatrico

Ore 9.15 - Avvio incerto per le principali Borse europee mentre gli investitori monitorano gli sviluppi della guerra in Ucraina. A Londra il Ftse 100 sale dello 0,1% a 7.467 punti, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,21% a 6.645 punti mentre a Francoforte il Dax arretra dello 0,39% a 14.404 punti.

Ore 8.38 - L'Ucraina non ha ancora ottenuto il risultato sperato nei negoziati con la delegazione russa. A sottolinearlo è stato in un video il presidente ucraino, Volodymir Zelenski. «La Russia ha illustrato le sue posizioni, noi abbiamo avanzato contro-argomentazioni per porre fine alla guerra», ha spiegato. Dopo il rientro della delegazione a Kiev e l'analisi delle posizioni rispettive verrà deciso come procedere nel secondo round di negoziati, ha aggiunto.

Ore 8.30 - La città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina, riferiscono media locali. Immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata Kyiv Independent identifica come la sede del governo regionale. Il comando operativo ucraino conferma l'attacco. Lo riferisce la Bbc aggiungendo che secondo Kiev l'obiettivo era uccidere il governatore di Kharkiv e la squadra che con lui guida la difesa della città.

Ore 8.10 - Le forze ucraine hanno dichiarato di aver abbattuto diversi aerei da combattimento russi: cinque aerei da combattimento e un elicottero sono stati abbattuti ieri durante attacchi aerei alle città di Vasylkiv e Brovary nell'area circostante Kiev, secondo quanto riferito dal quotidiano Ukrayinska Pravda e dall'aviazione ucraina. Vicino Kiev sarebbero inoltre stati abbattuti un missile cruise e un elicottero.

Ore 7.45 - Oltre 70 militari ucraini sarebbero stati uccisi nell'attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell'edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. In un successivo post su Facebook, Zhyvytskyy ha parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. Lo riporta il Guardian.

Ore 7.30 - Gli attacchi su Kharkhiv sono proseguiti in nottata: i russi hanno fatto saltare le sottostazioni elettriche, ha denunciato il sindaco Ihor Techerov - citato dall'agenzia di stampa Ukrinform - causando problemi per i rifornimenti di acqua ed elettricità. L'agenzia di stampa Unian ha riferito della distruzione dei piani superiori di due grattacieli. Gli attacchi di ieri hanno causato la morte di almeno 11 persone e decine di feriti, oltre alla distruzione di almeno 87 edifici residenziali.

Putin: gli oligarchi, la piazza e il silenzio di Lavrov. Le ore più difficili del capo del Cremlino

Ore 6.10 - Una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev dopo un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe: lo riporta il Guardian, che pubblica un video con immagini dell'incendio lungo una strada di Brovary - dove ha sede la base, a 25 km a nordest di Kiev - riprese dall'interno di un'auto. Nel video le persone a bordo dell'auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all'attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.

Ore 6 - Warner Bros, Disney e Sony hanno sospeso l'uscita dei film nei cinema russi, dopo l'invasione dell'Ucraina. Mentre dunque arrivano le sanzioni da tutto il mondo contro Mosca, nelle sale del Paese non usciranno né Batman, né Red, né Morbius. Il blockbuster della Warner Bros 'Batman' sarebbe dovuto uscire venerdì nelle sale russe. «Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina - hanno fatto sapere dalla casa di produzione - WarnerMedia ha sospeso l'uscita del suo film in Russia». Nel frattempo, la Disney ha ritardato l'uscita del film d'animazione Pixar Red, spiegando che «a causa dell'invasione non provocata dall'Ucraina e della tragica crisi umanitaria, stiamo bloccando l'uscita nelle sale dei film in Russia», e aggiungendo che lavorerà con le sue organizzazioni non governative per fornire «aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati». Da parte sua, Sony ha interrotto l'uscita del suo adattamento Marvel Morbius nel Paese. «Data l'azione militare in corso in Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre previste uscite nelle sale in Russia», ha detto un portavoce della casa di produzione alla Bbc, aggiungendo che «i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente».

Ore 5.58 - Il Regno Unito «continuerà a esercitare la massima pressione» sulla Russia: lo ha detto il premier britannico Boris Johnson prima del suo viaggio di questa mattina in Polonia ed Estonia, dove incontrerà i suoi omologhi e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo riporta la Bbc. Il presidente russo Vladimir Putin sentirà le «conseguenze» della sua invasione dell'Ucraina, ha aggiunto Johnson.

Ore 5.45 - Kiev è sotto un attacco «non-stop» da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha detto l'ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker», ha aggiunto. «Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa - ha proseguito -. E' il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro». Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l'Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. E' il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».

Ore 5.10 - Sirene di allarme risuonano questa mattina in numerose città ucraine mentre il Paese si prepara ad un'altra giornata di bombardamenti da parte delle forze russe. Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore nella città di Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).

Ore 5 - l convogli di mezzi militari della Russia alle porte di Kiev è lungo più di 64 km, secondo le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies. Lo riferisce la Cnn. La colonna militare è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici. Il convoglio si estende dalla base aerea di Antonov a nord di Pribyrsk. La Casa Bianca sta monitorando da vicino il convoglio militare russo che, secondo nuove immagini satellitari diffuse da Maxar, ha raggiunto la periferia di Kiev e sembra estendersi per circa 64 km. Lo riporta la Cnn.

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Diversi funzionari hanno detto all'emittente Usa di essere preoccupati non solo per le dimensioni del convoglio, ma anche per l'aumento della violenza, delle vittime civili e delle uccisioni indiscriminate degli ultimi giorni. La capitale ucraina rappresenta un obiettivo militare di primaria importanza per la Russia nella sua offensiva. Il convoglio «si estende dall'area intorno all'aeroporto di Antonov (a circa 25 km dal centro di Kiev) a sud fino a Prybirsk a nord, ha spiegato in una email la Maxar Technologies. L'esercito russo cerca di impadronirsi dell'aeroporto di Antonov, che è stato teatro di violenti scontri fin dall'inizio dell'invasione, poichè lo ritiene strategico per la conquista della capitale.

Ore 4.50 - Le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies, che documentano il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev lungo più di 60 km, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case in fiamme lungo il percorso: lo riporta la Cnn, che pubblica una di queste immagini. L'immagine riportata dall'emittente Usa mostra due colonne di fumo bianco provenienti da almeno due abitazioni apparentemente distrutte, a pochi metri di distanza dalla strada percorsa dal convoglio, a nordovest di Invankiv.

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