La situazione umanitaria nella città assediata di Mariupol sta diventando sempre «più urgente e disperata». Centinaia di migliaia di persone non hanno cibo, acqua, riscaldamento, elettricità, cure mediche né alimenti per bambini. A lanciare il grido d'aiuto è Sasha Volkov, vice capo della delegazione della Croce Rossa internazionale, nella città ucraina. In un audio diffuso dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) Volkov descrive le condizioni tragiche in cui sono costretti i cittadini che «hanno urgente bisogno di una tregua dalla violenza e di aiuti umanitari». Volkov parla di negozi e farmacie presi d'assalto e persone che per un pezzo di pane si aggrediscono a vicenda.
«Molta gente dice di non avere più cibo per i bambini - dice Volkov - le persone cominciano ad attaccarsi tra di loro per il cibo, o danneggiare le automobili degli altri per prendere della benzina». «Tutti i negozi e le farmacie sono stati razziati diversi giorni fa - aggiunge - e le persone si stanno ammalando a causa del freddo.
«Abbiamo ancora del carburante per i generatori, quindi - prosegue - abbiamo l'elettricità per 3-4 ore al giorno. Cerchiamo di fornire la corrente alle persone per caricare i loro telefoni che di notte li usano come torcia. Abbiamo anche trovato una specie di mercato nero dove prendere verdure, niente carne o altro. Stanno scarseggiando anche le medicine, specialmente per pazienti con il diabete o il cancro. Solo gli ospedali funzionano ancora in parte, ma solo perché il municipio distribuisce ancora un pò di carburante» conclude Volkov.
Our colleague Sasha is in #Mariupol right now.
It's tough to hear what he describes.
It's even tougher to imagine how people are managing to survive. pic.twitter.com/LAeBknHccx— ICRC (@ICRC) March 10, 2022