Con la casa distrutta dai bombardamenti russi era stata costretta a portare i suoi tre figli in uno scantinato senza servizi igienici né elettricità. Per bere hanno dovuto prendere l’acqua piovana dalle pozzanghere per giorni e quando la bimba di sei anni si è ammalata, Yuliia, una mamma ucraina di Mariupol, si è sentita ancora di più impotente per non riuscire a proteggere e curare senza medicine le sue bambine di 11, 6 e tre anni. Per questo ha deciso di avventurarsi per oltre tre chilometri fino al pozzo più vicino. «Ho dovuto correre fino al pozzo sotto i colpi di arma da fuoco, sotto le bombe». Racconta Yuliia un videodiario per il programma Wales Investigates della Bbc. «Avevo soldi ma non potevo comprare niente perché non c'era niente da nessuna parte: tutto era rotto, saccheggiato e distrutto» ha aggiunto Yuliia.
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La mamma ha aggiunto che un giorno aveva una sola ciotolina di zuppa per nutrire le bimbe e un bicchiere d’acqua per lavare tutti e tre i figli.