Arrestato il "Ted Bundy thailandese": trovati 300 resti umani nel suo giardino, fra cui quelli della fidanzata

Arrestato il "Ted Bundy thailandese": trovati 300 resti umani nel suo giardino, fra cui quelli della fidanzata
di Nico Riva
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 22:07

"Ted Bundy thailandese". Così è stato rinominato il sospetto serial killer
, arrestato in questi giorni a Bangkok, in Thailandia. Si teme che abbia ucciso dozzine di ragazze, per poi smembrarle e darle in pasto a pesci carnivori. I timori della polizia sono cresciuti quando hanno ritrovato centinaia di resti umani nello stagno del suo giardino.

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La polizia thailandese ha fatto irruzione a casa del quarantenne Ongwisit, erede di una facoltosa famiglia, dopo aver ricevuto una soffiata sul presunto omicidio della fidanzata ventiduenne dell'uomo, Warinthorn Chaiyachet, soprannominata Kik. La stampa internazionale ha rinominato Ongwisit paragonandolo al celebre pluriomicida americano Ted Bundy, il "Killer delle studentesse", sospettato di aver ucciso quasi 40 giovani donne tra gli anni '60 e '70.  Bundy era solito anche mutilare le sue vittime, e praticare la necrofilia

Il 9 gennaio, la polizia ha trovato nel laghetto di Ongwisit il corpo della fidanzata Kik, avvolto nella plastica e tenuto sul fondo da pesi da palestra. Il riconoscimento della vittima è stato possibile grazie ad un grande tatuaggio a forma di pesce sulla sua schiena. Gli investigatori ritengono che la donna sia stata soffocata e poi gettata nel laghetto pieno di lucci alligatori, dei pesci carnivori, lo scorso luglio. Ma la giovane non sarebbe l'unica vittima, perché venerdì scorso i detective hanno scovato 298 ossa umane nello stagno. 
 



Ad esempio, alcuni resti potrebbero essere di una dodicenne che viveva vicino alla casa di Ongwisit. I suoi genitori ne avevano denunciato da tempo la scomparsa. Il capo della polizia ha rivelato, riporta il Mirror: «Dalle indagini è emerso che numerose donne che hanno in qualche modo avuto contatti con il colpevole poi sono scomparse. Fra queste figurano amiche, fidanzate e prostitute». L'agente ha spiegato che di quei quasi 300 resti non è possibile al momento stabilire a quante persone diverse appartengono. 

Il caso è cominciato lo scorso luglio, quando il sospetto assassino e la sua fidanzata Kik denunciarono alla polizia uno stupro ai danni della giovane. Poco tempo dopo, la famiglia di Kik denunciò la sua scomparsa. Gli investigatori hanno proseguito le ricerche della ragazza, quando una fonte ha dato una soffiata alla polizia. Dal sopralluogo son emersi i resti umani e i sospetti son ricaduti tutti sul figlio di un multimilionario che venne arrestato nel 1983 con l'accusa di aver ucciso e smembrato una quindicenne. 

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