Tenta un furto in un ristorante, il titolare pronto ad offrirgli un lavoro

Tenta un furto in un ristorante, il titolare pronto ad offrire un lavoro al ladro
Tenta un furto in un ristorante, il titolare pronto ad offrire un lavoro al ladro
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 23:35

Quando un uomo ha sfondato il vetro della porta del suo ristorante, tentando un colpo poi non riuscito, il titolare ha deciso di non chiamare la polizia per denunciare quell'irruzione. Al contrario, ha pubblicato un'immagine delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso del locale, lanciando un sorprendente messaggio diretto proprio al ladro.

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Siamo negli Stati Uniti, ad Augusta (Georgia). Una settimana fa, durante l'orario di chiusura, un uomo ha fatto irruzione all'interno del ristorante Diablo's, tentando un furto rivelatosi poi infruttuoso, dal momento che la cassa era vuota. Al proprietario del locale, Carl Wallace, è rimasta solo l'amarezza per i danni causati al locale, ma l'uomo ha preferito non denunciare, scrivendo un sorprendente post su Facebook: «Al presunto ladro, che starà sicuramente lottando con decisioni sbagliate o con problemi economici, dico solo una cosa: fatti vivo e potrò darti un lavoro. Ci sono opportunità migliori rispetto al percorso che hai scelto. Ti lascio il mio telefono cellulare, non chiamerò la polizia e non farò domande. Sediamoci a parlare per capire come possiamo aiutarti ad abbandonare la strada che hai intrapreso».



 

Invece di denunciare, quindi, il titolare del ristorante ha preferito lanciare un appello diretto all'uomo che aveva tentato il furto, per offrirgli un lavoro. La storia ha fatto molto scalpore negli Stati Uniti e il portale Today.com ha deciso di intervistare Carl Wallace. «La mia prima reazione è stata di rabbia e frustrazione per i danni causati alla porta del locale.

Poi però ho pensato che potevo perdonare e aiutare il ladro a scegliere un percorso diverso, quello della redenzione. Ho cercato di guardare le cose dalla prospettiva di quell'uomo» - ha spiegato l'uomo - «Da datore di lavoro, mi piace chiedere ai miei dipendenti quali siano gli obiettivi, le aspirazioni, i piani di vita futuri. E a quell'uomo chiederei lo stesso: "Quali sono gli obiettivi della tua vita? Sei sicuro di aver scelto la strada giusta per raggiungerli?"».

Carl Wallace ha anche ribadito di non voler in alcun caso sporgere denuncia nei confronti dell'uomo, neanche se si dovesse effettivamente palesare. «Credo possa servire un approccio diverso ad una situazione sicuramente poco felice. Denunciare quell'uomo, col rischio di mandarlo in carcere, non farebbe altro che peggiorare la situazione e rendergli ancora più difficile trovare un lavoro una volta fuori. Sarebbe solo peggio, ne sono certo» - spiega il titolare del ristorante - «È vero che esistono delle persone che forse sono irrecuperabili, ma questo sistema è lo stesso da 200 anni e non ha funzionato: è giusto che ognuno paghi il proprio debito con la giustizia, ma se poi una volta fuori ha ancora più difficoltà a trovare un lavoro onesto... Penso che ognuno di noi debba essere gentile e altruista nei confronti del prossimo, per evitare che possa poi commettere gli stessi errori».

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