Strage al Carnevale, i fermati sono i due cugini Nino e Paolo. Anche le 6 vittime avevano origini italiane

Alla base di tutto ci potrebbe essere un conflitto familiare

Auto contro la folla al Carnevale in Belgio, ecco gli autori del dramma: Nino e Paolo i due cugini di origine italiana
Auto contro la folla al Carnevale in Belgio, ecco gli autori del dramma: Nino e Paolo i due cugini di origine italiana
2 Minuti di Lettura
Domenica 20 Marzo 2022, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 09:01

La strage in Belgio ha contorni tutti italiani. La prima giornata del carnevale di Strepy-Bracquegnies (La Louvière) nel Belgio vallone si è aperta nel sangue. Un fulmine a ciel sereno che ha fatto calare il Belgio nel lutto. Un'auto è piombata sulla folla provocando 6 morti e 27 feriti, dieci dei quali gravi, in quello che al momento non sembra un attentato terroristico.

Auto contro la folla al Carnevale in Belgio: «Almeno 6 morti». Le vittime avevano origini italiane

Le vittime, tutti belgi, hanno cognomi che evocano origini italiane e non è escluso alcuni avessero la doppia cittadinanza: Fredric D'Andrea, Fred Cicero, Laure Gara, Mario Cascarano, Micaela e Salvatore Imperiale. Ma la cosa che più fa rabbrividire è che anche i due autori della tragedia hanno evidenti origini italiane

 

I due autori della tragedia non sono ancora stati ascoltati dal giudice istruttore incaricato del caso. È solo questione di tempo, però, prima che Paolo e Nino F. vengano interrogati sulle loro sordide motivazioni. Esatto, Paolo e Nino. Due nomi di chiara origine italiana. I due uomini, di circa 30 anni, sono cugini e condividono il loro amore per le belle macchine e la velocità.

I due stavano guidando una BMW serie 5 nera. Lo stesso veicolo che si è schiantato contro un gruppo di partecipanti al carnevale, uccidendo almeno sette persone. Alcuni feriti non sono ancora fuori pericolo. È ancora difficile determinare con precisione quali motivazioni abbiano animato gli autori del dramma, ma, secondo le prime ricostruzioni, il movente potrebbe essere un conflitto familiare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA