Saluto fascista al Parlamento Ue: l'eurodeputato bulgaro nella bufera. Poi si difende: «io frainteso»

Angel Dzhambazki ha prima insultato Sandro Gozi per poi congedarsi dall'Aula con il saluto fascista

Saluto fascista al Parlamento europeo: il gesto choc dell'eurodeputato bulgaro
Saluto fascista al Parlamento europeo: il gesto choc dell'eurodeputato bulgaro
di Niccolò Dainelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Febbraio 2022, 22:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:59

Saluto fascista all'interno del Parlamento europeo. È quello che è successo oggi, mercoledì 16 febbraio, durante l'Assemblea Plenaria di Strasburgo sullo stato di diritto. L'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki, iscritto al Gruppo Ecr, il gruppo di Fratelli d'Italia, ha insultato Sandro Gozi e poi ha abbandonato l'assemblea con il gesto del saluto fascista

Leggi anche > Cannabis, Salvini sbotta con la giornalista: «Se lei vuole farsi le canne è libera di farlo»

Prima dell'intervento di Sandro Gozi sullo stato di diritto in Polonia e Ungheria, l'eurodeputato bulgaro, ha insultato il collega italiano e successivamente ha abbandonato l'assemblea, concedendosi l'uscita con il saluto fascista diretto alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno che in quel momento stava presiedendo l'Aula.

Il video del suo gesto è subito stato condiviso su Twitter dalla pagina del gruppo parlamentare europeo di Sandro Gozi: Renew Europe. E in pochi minuti è diventato virale. Non è mancata la risposta di Angel Dzhambazki che con il suo tweet ha cercato di giustificarsi.

«Quando confondi un semplice saluto con un saluto nazista, hai un vero problema con la legge di Godwin. Il fatto che uno non sia d'accordo con te non significa che sia un nazista. Mi scuso se il mio gesto innocente (da intendersi come gesto di scuse) ha insultato qualcuno ma questo è un caso grave di Reductio ad absurdum».

L'eurodeputato, dunque, ritiene che il suo gesto sia stato frainteso. Secondo lui avrebbe voluto scusarsi prima della sua uscita dall'Aula, ma non sembra esser molto credibile. Nel suo cinguettio cita la legge di Godwin, secondo la quale, se una discussione online (a prescindere dall'argomento o dallo scopo) va avanti abbastanza, prima o poi qualcuno paragonerà qualcuno o qualcosa a Hitler. Ma in questo caso è difficile credere che non sia stato veramente un saluto fascista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA