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I tre velivoli coinvolti sono in servizio da oltre 15 anni: due si trovano in California per le necessarie riparazioni, mentre il terzo è parcheggiato in un hangar dell'aeroporto londinese di Stansted, uno degli hub principali della compagnia. Ryanair non è la prima compagnia a fare i conti con questo difetto sugli aerei Boeing 737: anche l'americana Southwest e l'australiana Qantas hanno riscontrato lo stesso problema.
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Il fatto che la compagnia non abbia reso noti i particolari della vicenda è dovuta al riserbo che mantiene sempre in questi casi: è passato all’incirca un mese da quando sono stati scoperti questi problemi nei vecchi modelli di Boeing 737, e gli apparecchi coinvolti sarebbero una cinquantina di varie compagnie aeree, aggiunge il quotidiano britannico.
La Federal Aviation Administration degli Stati Uniti ha ordinato un’ispezione a tutti gli aerei identici con più di 30mila ore di volo. Non ci sarebbero comunque problemi per la sicurezza legati a queste crepe, secondo quanto afferma il Guardian che cita un esperto: «Il fatto che avvengano dei ritiri significa che i controlli funzionano - ha detto - Queste parti sono progettate per tollerare anche piccole crepe».