La polizia russa ha ucciso un sedicenne durante un tentativo di attentato. Il sedicenne, armato di coltello e di molotov, ha ferito un agente e tentato di appiccare un incendio all'interno di una stazione di polizia. Il fattaccio è accaduto intorno alla mezzanotte di ieri a Kukmor, nella repubblica russa del Tatarstan, a circa 800 km dalla capitale Mosca.
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L'agente ferito è in ospedale, ma fortunatamente non in pericolo di vita. L'attentatore invece è stato identificato come Vitaly Antipov, nato nel 2004 e residente nella zona. Avrebbe, secondo le fonti locali, agito mosso dal fanatismo religioso. Più volte avrebbe gridato "Allah Akbar" e additato i poliziotti come "infedeli". Ha opposto resistenza all'arresto, ferendo un agente e lanciando almeno due molotov infuocata contro il commissariato. Nel tentativo successivo di fuga, gli agenti hanno aperto il fuoco e il sedicenne è rimasto ucciso.
L'attentato è stato messo in atto poche ore dopo quelli in Francia, compiuti e tentati: dalla tragedia di Nizza, dove un ventunenne ha ucciso brutalmente tre persone, all'arresto di un giovane minaccioso a Lione. Due settimane prima, a Conflans, un altro integralista ha decapitato un professore di storia, Samuel Paty. Il fanatismo religioso e l'odio hanno ripreso vigore nelle ultime settimane, in risposta alle opposte ma dure dichiarazioni di Emmanuel Macron e del turco Erdogan.