Regina Elisabetta, addio al Martini: «I medici glielo hanno vietato». Ecco perché

Regina Elisabetta, addio al Martini: «I medici glielo hanno vietato». Ecco perché
Regina Elisabetta, addio al Martini: «I medici glielo hanno vietato». Ecco perché
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Sabato 16 Ottobre 2021, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 14:14

Addio al Martini. Anzi stop all’alcol. Obbedire, questa volta, toccherà alla regina Elisabetta che, oramai novantacinquenne, dovrà rinunciare alla sua abitudine serale. Perché i medici reali così hanno “consigliato”, alla vigilia del Giubileo di platino e del fitto calendario di impegni che a giugno vedrà protagonista sua maestà.

La fonte della notizia, secondo il Daily Mail, è un amico di famiglia che riferisce anche come la sovrana sia in buona salute fisica e che il bastone da passeggio, comparso per la prima volt durante i recenti impegni in Galles, sia stato utilizzato “per comodità” piuttosto che per qualsiasi motivo medico. Tuttavia ad Elisabetta sarebbe stato consigliato di rinunciare all’alcol tranne che in occasioni speciali.

Anche in vista delle celebrazioni del Giubileo del prossimo giugno.


DRINK SERALE


«Alla regina è stato detto di rinunciare al suo drink serale che di solito è un Martini”, ha detto un’amica di famiglia a Katie Nicholl di Vanity Fair. «Non è un grosso problema per lei, non è una grande bevitrice, ma sembra un po’ ingiusto che in questa fase della sua vita debba rinunciare a uno dei pochissimi piaceri l».
Elisabetta raramente è stata vista bere in pubblico, ma secondo fonti di palazzo, proprio come suo figlio il principe Carlo, la sua bevanda alcolica preferita sarebbe proprio il Martine secco, al quale adesso dovrà dire addio.


L’ALCOL E LA REGINA

 
Qualcuno racconta che, oltre al Martini serale, la regina finora bevesse anche un bicchiere di vino dolce a cena, mentre la sua defunta cugina Margaret Rhodes, una volta, ha riferito che era nota per bere un bicchiere di champagne prima di andare a letto. Ma pare che Elisabetta avesse ereditato dalla mamma, la Regina madre, morta nel 2002 a 101 anni, anche la passione per Dubonnet and gin, un cocktail composto da tre parti di Dubonnet (il liquore francese da aperitivo a base di vino e aromi naturali), sette di gin, una spruzzata di lime e tanto ghiaccio. Adesso invece «L’alcol è sparito, i suoi medici vogliono assicurarsi che sia il più in forma e in salute possibile», ha affermato una seconda fonte.


LA PRODUZIONE REALE


A febbraio è stato rivelato che l’Hillsborough Castle and Gardens, la residenza della regina nell’Irlanda del Nord, stava lanciando una propria varietà di gin, realizzata con petali di rosa dei giardini e miscelata con mele e pere del Walled Garden del castello. La residenza dell’Irlanda del Nord, a 20 minuti da Belfast, ha collaborato con la distilleria locale Rademon Estate, la prima distilleria di gin artigianale. Arriva dopo che il gin ufficiale di Buckingham Palace, lanciato dal Royal Collection Trust nel luglio 2020, è andato esaurito online entro otto ore.  Il Granville Rose Garden è stato creato da Lady Rose Bowes-Lyon, la sorella maggiore della regina madre negli anni ‘40 e ‘50, con la regina e sua sorella Margaret che si godono i giardini spettacolari quando visitano la zia e lo zio come giovani principesse. Nel novembre dello scorso anno, la Casa reale ha lanciato un nuovo gin realizzato con piante coltivate nella sua tenuta di Sandringham. Il lotto di Sandringham Celebration Gin ha un prezzo di 50 sterline per una bottiglia da 50cl ed è stato prodotto in una distilleria nella tenuta nel nord del Norfolk. È stata la terza marca di gin ad essere commercializzata dalla famiglia reale, sfruttando la popolarità della bevanda. Il principe Carlo ha recentemente lanciato il suo gin biologico Highgrove pochi mesi dopo che il Royal Collection Trust ha iniziato a vendere una varietà di Buckingham Palace. Ma il gin di Sandringham quello al quale la regina è più legata, perché la tenuta di 20mila  acri è la sua proprietà privata. 

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