Russia, il "povero" Putin: nel 2021 dichiarati redditi per 114mila euro e una casa di 77 metri quadri

Tra i possedimenti dichiarati dal presidente russo, anche due auto di produzione locale: un'utilitaria Volga e un fuoristrada Niva

Russia, i redditi ufficiali di Putin e dei suoi ministri: il presidente dichiara 114mila euro e una casa di 77 metri quadri
Russia, i redditi ufficiali di Putin e dei suoi ministri: il presidente dichiara 114mila euro e una casa di 77 metri quadri
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Martedì 19 Aprile 2022, 11:47

Altro che ricchi possedimenti in patria e all'estero. Gli uomini più potenti della Russia, a cominciare dal presidente Vladimir Putin, dichiarano redditi e patrimoni decisamente modesti, nonostante le pesanti sanzioni inflitte dall'Occidente.

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Russia, Putin e i suoi uomini: finti poveri e ricchi inspiegabili

Nell'anno 2021, ad esempio, Vladimir Putin ha dichiarato un reddito di appena 114mila euro e la proprietà di un appartamento di 77 metri quadri a Mosca, due auto di produzione locale (un'utilitaria Volga e un fuoristrada Niva) e un carrello-rimorchio per le vacanze in campeggio. Una ricchezza piuttosto modesta per uno degli uomini più potenti al mondo. Il primo ministro di Putin, Mikhail Mishustin, ha dichiarato invece un reddito annuo di circa 204mila euro, decisamente inferiore a quello della moglie, Vladlena Mishustina, che pur non avendo attività imprenditoriale riconosciuta, può vantare un reddito annuo da ben 721mila euro. Lo riporta il Corriere della Sera.
Ancora meno ricco è l'ex presidente ed ex premier Dmitry Medvedev, che oggi ricopre la vicepresidenza del Consiglio di sicurezza: ha un reddito medio equivalente ad appena 94mila euro.

Russia, le sanzioni e i redditi

Fino a qualche anno fa, i giornalisti d'inchiesta russi avevano indagato spesso sui guadagni di politici e oligarchi, evidenziando soprattutto le proprietà all'estero. Oggi, il giornalismo d'inchiesta è stato completamente censurato in Russia ma le indagini arrivano soprattutto dall'estero. Ciò che colpisce è l'entità complessiva, vera o presunta, delle fortune nascoste all'estero, a fronte dei guadagni dichiarati al fisco della Russia, decisamente bassi se paragonati al potere detenuto da Putin e dai suoi uomini di fiducia.

Russia, lo strano caso dei ruoli di potere pagati poco

C'è però una spiegazione a questo fenomeno, anche se paradossale. Occorre innanzitutto considerare che il reddito medio dei cittadini russi è pari a 40mila rubli al mese, che nel cambio fanno 480 euro. I primi 32 alti funzionari del governo di Mosca, quasi tutti deputati di Russia Unita, il partito di Putin, guadagnano in media 66mila euro al mese. L'accumulo di ricchezze e patrimoni all'estero causa però un clamoroso paradosso: i deputati di maggioranza guadagnano molto più dei consiglieri di Putin (stipendi 110 volte più alti di quello medio russo contro stipendi superiori di circa 28 volte).

 

Russia, i fedelissimi di Putin più ricchi

Stando ai redditi ufficialmente dichiarati, non mancano comunque i 'Paperoni' tra i fedelissimi di Vladimir Putin. L'ex ministro della Cultura e ora capo delegazione ai negoziati con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, nel 2021 ha dichiarato un patrimonio di 107 milioni di rubli, quasi 1,3 milioni di euro (a fronte di appena 196mila euro dichiarati nell'anno precedente). Sembra essersi arricchito anche Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, che ha dichiarato 141mila euro nell'ultimo anno nonostante si fosse 'svenato' nel 2016 per acquistare, in contanti, un appartamento a Londra per Polina Kovaleva, la figlia della sua compagna: quella casa fu pagata 4,4 milioni di sterline (circa 5,3 milioni di euro). 
Restando in tema di paradossi, il caso di Dmitry Peskov ricorda molto quello di Mikhail Mishustin e di sua moglie Vladlena: il portavoce del Cremlino, infatti, dichiara in Russia un reddito di 162mila euro, mentre la moglie, l'ex campionessa olimpica di pattinaggio Tatiana Navka, ha dichiarato la bellezza di 2,4 milioni di euro.

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