Punta da una zecca, donna resta paralizzata e finisce in coma

Punta da una zecca, donna resta paralizzata e finisce in coma
Punta da una zecca, donna resta paralizzata e finisce in coma
3 Minuti di Lettura
Martedì 4 Febbraio 2020, 17:25
Un incubo assolutamente inaspettato, quello vissuto dalla famiglia di una donna che, da un giorno all'altro, aveva iniziato ad accusare dei formicolii tramutatisi poi in una vera e propria paralisi, che l'ha portata fino al coma. Un vero e proprio dramma, quello di Sheila Pawan, una donna che vive in Galles e che ha rischiato di morire più volte per una banale puntura di una zecca.

Leggi anche > Coronavirus, insegnante inglese a Wuhan completamente guarito: «Senza medicinali, e ora resto in Cina»​



A raccontare la drammatica vicenda è la figlia di Sheila, la 39enne Elizabeth. Come riporta Wales Online, tutto era iniziato mentre Sheila stava organizzando il funerale di sua madre, la nonna di Elizabeth: era il 2017 e la donna aveva accusato formicolii e scarsa sensibilità prima ai piedi e poi alle gambe e alle braccia. Col passare delle ore, quel fastidio si era trasformato in dolore e la donna non riusciva neanche a stare in piedi, così fu portata in ospedale. I medici, che avevano scelto di ricoverarla immediatamente in terapia intensiva, non erano riusciti subito a fare una diagnosi corretta, ma avevano sospettato che Sheila avesse una malattia autoimmune, la sindrome di Guillain-Barre, in grado di colpire duramente le cellule del sistema nervoso periferico.

Quello che i medici non potevano sapere né immaginare, tuttavia, è che la causa scatenante del malore di Sheila fosse una puntura di zecca. D'altra parte, non potevano immaginarlo neanche i familiari della donna: quella puntura, infatti, non risaliva a poche ore o pochi giorni prima, bensì addirittura all'anno precedente. Le condizioni di Sheila si aggravarono al punto da far scegliere ai medici il coma indotto, poiché la donna non riusciva più neanche a respirare autonomamente. Solo in quelle drammatiche settimane, Elizabeth ricordò di quella puntura di zecca, così lontana nel tempo, e informò i medici. Dopo alcune analisi, fu stabilito che la puntura della zecca, associata alla rara sindrome di cui soffriva Sheila, fu la causa di quel tremendo malore.

«In quel periodo la nostra vita è stata improvvisamente messa sottosopra. Temevamo che mia madre potesse morire e i medici non erano in grado di fornirci risposte certe» - racconta Elizabeth a distanza di oltre due anni - «I pazienti reagiscono in modo molto diverso tra loro, quindi vivevamo nel terrore dell'incertezza».
Sei settimane dopo, Sheila era uscita dal coma ed aveva iniziato a mostrare piccoli progressi, ma la situazione tornò a peggiorare in poco tempo. Durante la convalescenza, la donna fu colta da un infarto e i medici furono costretti a ricorrere ad un pacemaker. Il lavoro dello staff ospedaliero fu però di altissimo livello, come ricorda la figlia di Sheila: «Medici e infermieri hanno fatto del loro meglio per aiutare mia madre, che alla fine è guarita e dopo tanto tempo è riuscita anche a camminare di nuovo. Ora è tornata ad avere una vita normale, dopo tanti anni di difficoltà, ed oggi può finalmente godersi la famiglia ed i viaggi. Insieme a mio padre, negli ultimi mesi è stata in Canada e a Trinidad & Tobago».
© RIPRODUZIONE RISERVATA