Porta il cane in una pensione, tre giorni dopo lo ritrova morto e impacchettato

Porta il cane in una pensione, tre giorni dopo lo ritrova morto e impacchettato
Porta il cane in una pensione, tre giorni dopo lo ritrova morto e impacchettato
di Enrico Chillè
2 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Aprile 2019, 20:40
Aveva portato il suo cane in una pensione prima di partire per un breve viaggio, ma tre giorni dopo, al momento di riprenderlo, non solo aveva scoperto che era morto, ma i responsabili della struttura avevano praticamente impacchettato la carcassa. Una scoperta orribile, quella accaduta alla fine dello scorso anno ad una giovane, che solo oggi, a distanza di quasi quattro mesi, ha trovato la forza di denunciare l'accaduto, dopo lo choc ed il dolore.



La storia di Nova, una femmina di husky, e della sua padrona, Kirsten Kinch, ha commosso e sconvolto il mondo. La ragazza, di nazionalità britannica, il 27 dicembre scorso era partita con la famiglia per una breve vacanza in Islanda, ma era stata costretta a lasciare il cane, bisognoso di cure per una forma di colite, in una pensione specializzata. La povera Nova, infatti, doveva essere sottoposta ad una cura a base di steroidi per circa un mese e, per tre giorni, Kirsten aveva deciso di affidarla ai responsabili di una pensione molto ben pubblicizzata.



«Mi ero raccomandata di farle somministrare gli steroidi separatamente dal cibo e per due volte al giorno» - racconta Kirsten - «Il 31 dicembre, appena atterrata di nuovo a casa, sono andata subito a riprendere Nova. Lì mi hanno detto che era morta, l'avevano trovata una mattina in una pozza di sangue. Ho chiesto e mi era stato assicurato che a Nova erano state fornite tutte le cure prescritte dalla veterinaria, ma quando me l'hanno fatta vedere è stato un altro choc: l'avevano chiusa in una borsa nera, tutta avvolta nel nastro adesivo. Non hanno avuto alcuna cura o sensibilità, quando l'abbiamo portata dalla veterinaria anche lei è rimasta sconvolta nel vedere un husky di 25 chili tutto appallottolato». La storia, riportata anche da Metro.co.uk, ha fatto il giro dei principali siti d'informazione britannici.



L'esame del microchip ha confermato che il cane morto era proprio Nova, ma l'orrore non si ferma qui. «A quel punto abbiamo deciso di fare l'autopsia, per capire come sia potuto accadere tutto questo» - spiega ancora Kirsten nel post su Instagram - «Ho contattato più volte la pensione per avere spiegazioni, ma non mi hanno mai risposto. Puoi avere tanti cani nella tua vita, ma ce ne sono alcuni, come Nova, che ti capitano una volta sola. Per la nostra famiglia ora c'è un senso di vuoto impossibile da colmare, ci manca ogni giorno. Questo non deve capitare mai più: ci sono pensioni specializzate che si fanno una grande pubblicità, ma poi non sono in grado di dare la giusta cura di cui gli animali hanno bisogno».

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