Ok dell'Ema a Paxlovid, la superpillola anti Covid. Pfizer: «Ne produrremo 120 milioni di cicli»

Ok dell'Ema a Paxlovid, la superpillola anti Covid. Pfizer: «Ne produrremo 120 milioni di cicli»
Ok dell'Ema a Paxlovid, la superpillola anti Covid. Pfizer: «Ne produrremo 120 milioni di cicli»
di Enrico Chillè
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 11:43

Via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) alla pillola di Pfizer contro il Covid. Si chiama Paxlovid ed è un farmaco da assumere per via orale, raccomandato per gli adulti che, una volta contagiati, non hanno bisogno di ossigeno supplementare ma rischiano un decorso grave della malattia a causa di almeno una patologia pregressa. L'Ema ha valutato gli studi clinici, condotti per la maggior parte su pazienti infettati dalla variante Delta. Gli studi in laboratorio hanno mostrato comunque un'alta efficacia anche contro Omicron e altre varianti. Rispetto a placebo, la pillola anti-Covid riduce le probabilità di ricovero o morte dell'89% se somministrata entro tre giorni dai primi sintomi e dell'89% se assunta entro cinque giorni, senza decessi tra i pazienti trattati.
Gli effetti collaterali sono lievi (percentuali simili tra pillola e placebo) e i rischi superano i benefici. Sono attualmente in corso anche trial clinici su pazienti positivi ma a basso rischio di ricovero o morte e, in prevenzione, su persone negative ma a contatto con familiari positivi. Paxlovid diventa così il sesto farmaco specifico contro il Covid autorizzato nell'Unione europea. Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute, ha spiegato: «Ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave».
Ora si procederà con le autorizzazioni a livello nazionale e con le prime distribuzioni in tutta Europa. Saranno circa 120 milioni i cicli di trattamento della pillola anti-Covid che Pfizer metterà a disposizione in tutto il mondo entro la fine dell'anno. Una buona parte della produzione sarà avviata in Europa, mentre Pfizer ha firmato un accordo di licenza volontario con l'Onu che consentirà di distribuire la pillola nei Paesi a basso reddito, rinunciando ai diritti di brevetto.
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