Omicron, da Israele la speranza: «Terza dose funziona, la pandemia finirà nel 2022»

Covid, Israele rassicura sul 2022: «Fuori dalla pandemia nella seconda metà dell'anno grazie alla dose booster»
Covid, Israele rassicura sul 2022: «Fuori dalla pandemia nella seconda metà dell'anno grazie alla dose booster»
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Sabato 11 Dicembre 2021, 12:12

La terza dose, o dose booster, è fondamentale per uscire dalla pandemia, che potrebbe essere vicina alla fine, forse già nella seconda metà del 2022. La speranza viene da Israele, il cui responsabile della task force Covid e della campagna vaccinale, Arnon Shahar, intervistato dall'ANSA, spiega il suo punto di vista sulla quarta ondata che sta investendo tutta l'Europa.

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«Oggi siamo più vicini alla fine della pandemia, direi che siamo oltre la metà del lavoro che bisogna fare contro il virus.

Se la gente continuerà a vaccinarsi in tutto il mondo e ogni Paese farà la sua parte, potremmo dichiarare che la pandemia è finita per la seconda metà del 2022», ha detto l'esperto. «Quando la pandemia sarà finita - ha proseguito - dovremo ricalibrare la strategia, capire se servirà fare il vaccino una volta l'anno come l'antinfluenzale, oppure ogni sei mesi o chissà. Vedremo, lo decideremo in base ai dati».

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Omicron, l'importanza delle terze dosi

Primo Paese a decidere di fare la terza dose del vaccino anti-Covid l'estate scorsa, oggi Israele può fornire i dati dell'efficacia del booster già somministrato a circa il 60% della popolazione. «Sono passati 5 mesi da quando abbiamo cominciato a fare la terza dose e stiamo vedendo che gli anticorpi neutralizzanti, la memoria immunitaria cellulare e l'immunità generale sono più alti che dopo la seconda dose. C'è un lieve calo degli anticorpi, ma non è quello che ci interessa perchè l'immunizzazione non si basa solo su questo. Siamo molto soddisfatti del risultato», ha detto all'Ansa Shahar.

 «La decisione sul booster è stata la più difficile della mia vita - racconta Shahar - perchè eravamo i primi a farlo, perchè dopo mesi di lockdown, scuole chiuse, economia chiusa i contagi stavano risalendo vertiginosamente e sapevamo quante perplessità avremmo suscitato. Ma oggi, da medico, posso dire che è stata anche la decisione più importante della mia vita perché abbiamo salvato migliaia di vite umane. E poi gli altri Paesi ci hanno seguito e questo significa ulteriori migliaia di persone che sono rimaste in vita. La mia missione è esattamente questa: salvare vite. È importante comprendere che la scienza sta proteggendo tutto il mondo».

Variante Omicron

Ottimismo anche sulla diffusione della variante Omicron. «Siamo allarmati per la contagiosità della variante Omicron, ma per il momento non vediamo che sia più violenta né che dia una malattia più grave rispetto alle altre varianti. Il vaccino continua a coprire dalla malattia severa anche con due dosi», ha precisato Shahar. «In Israele possiamo dire di essere nella quinta ondata del virus, ma grazie al booster la stiamo contenendo molto, abbiamo 500 contagi al giorno», ha aggiunto ancora.

Vaccino ai bambini

Nel mentre stanno partendo le prenotazioni per la seconda, a distanza di tre settimane. «Nei bambini non abbiamo registrato eventi avversi al vaccino - spiega Shahar - solo in bassa percentuale effetti lievi locali come stanchezza, mal di testa, un pò di febbre. Speriamo di poter cominciare presto a vaccinare i più piccoli».

Il responsabile della campagna vaccinale israeliana esclude per il momento che si parli di quarta dose: «Non è l'obiettivo di adesso, per ora pensiamo alla durata del booster. Si era discusso di usarla per un gruppo ristretto di persone con malattie oncologiche, ematologiche. Vedremo. Intanto possiamo dire che per coloro che non hanno avuto risposta immunitaria con tre dosi, i cosiddetti non responder, non pensiamo ad una successiva perchè ci sembra inutile».

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