Non controlla un nodulo sul collo per paura del coronavirus: 19enne scopre di avere un cancro al quarto stadio

Non controlla un nodulo sul collo per paura del coronavirus: 19enne scopre di avere un cancro al quarto stadio
Non controlla un nodulo sul collo per paura del coronavirus: 19enne scopre di avere un cancro al quarto stadio
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Sabato 24 Ottobre 2020, 18:09

Doveva controllare subito un nodulo sospetto sul collo, ma Paige Helland, 19enne dello Staffordshire - nel Regno Unito - ha rimandato la visita a causa del lockdown da coronavirus e solo ora ha scoperto di avere un cancro al quarto stadio. La diagnosi impone un ciclo disperato di chemioterapia della durata di sei mesi. La ragazza aveva notato il nodulo a gennaio, ma ha aspettato prima di consultare i medici perché spaventata dalla pandemia.

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In molti hanno rinunciato ai controlli di routine per il timore di contagiarsi nelle strutture sanitarie. Paige, che lavora in una scuola materna, si è sottoposta agli accertamenti necessari soltanto il mese scorso ed è allora che la biopsia ha rilevato il linfoma di Hodgkin. Eppure già a marzo il nodulo aveva raggiunto le dimensioni di una moneta da dieci centesimi, come riporta il Daily Mail. 

Consapevole di aver sottovalutato il problema, Paige raccomanda alle persone che notano qualche cambiamento nel loro corpo di andare dai medici il prima possibile. Il linfoma di Hodgkin colpisce duemila persone nel Regno Unito ogni anno.

Si tratta di un tipo di tumore che inizia nel sistema linfatico e poi colpisce le ghiandole. Tra i sintomi iniziali comuni c'è un un gonfiore indolore sotto le ascelle, sul collo e all'inguine.

Alcune persone sperimentano anche una forte sudorazione notturna, un'estrema perdita di peso, del prurito, la mancanza di respiro e tosse. La malattia è più comune tra i 20 ei 24 anni e tra i 75 e i 79 anni. La terapia può includere la chemioterapia, la radioterapia,  gli steroidi e i trapianti di cellule staminali o di midollo osseo.

«Ho notato per la prima volta un piccolo nodulo a gennaio mentre ero a letto con il mio ragazzo, ma era così piccolo che non ci ho pensato. Con il coronavirus non volevo andare dai medici, ma quando alla fine ho preso coraggio, mi ci sono voluti sei mesi per ottenere una biopsia e mi chiedo se sarebbe stato diverso se il cancro mi fosse stato diagnosticato prima. Mi è stato detto che è curabile, quindi sto cercando di rimanere positiva». La ragazza inizierà presto la chemioterapia e ha già congelato i suoi ovuli. 

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