Navalny, la Germania conferma l'avvelenamento: «È ancora grave». Merkel: «Ci aspettiamo risposte da Mosca»

Navalny, la Germania conferma l'avvelenamento: «È ancora grave». Merkel: «Ci aspettiamo risposte da Mosca»
Navalny, la Germania conferma l'avvelenamento: «È ancora grave». Merkel: «Ci aspettiamo risposte da Mosca»
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 19:06
Alexei Navalny, il dissidente russo anti-corruzione che aveva accusato un malore ed era stato ricoverato prima in Siberia e poi a Berlino, è stato avvelenato. Lo confermano i test tossicologici eseguiti all'ospedale Charité, secondo cui nel corpo di Navalny sono state trovate tracce di un agente nervino chimico appartenente al gruppo Novichok.

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Ad annunciarlo è stato Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, che ha informato Angela Merkel: «I risultati sono scioccanti». La cancelliera ha chiesto chiarimenti al governo russo: «L'obiettivo era farlo tacere, condanno con forza questo crimine a nome del governo tedesco e mi aspetto chiarimenti che solo Mosca può e deve dare». Anche per questo, il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha appena convocato l'ambasciatore russo. In un comunicato si legge poi che il governo di Berlino informerà i suoi partner dell'Ue e della NATO dei risultati dell'indagine, discutendo «una reazione comune appropriata».

Oltre alla Germania, anche l'Europa chiede chiarimenti a Vladimir Putin e alla Russia. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dichiarato: «Sono stata informata dalla cancelliera Angela Merkel che il leader russo di opposizione Aleksei Navalny è stato attaccato con un agente nervino, nel suo stesso Paese. È un atto spregevole e vigliacco, ancora una volta. Chi lo ha perpetrato deve essere portato davanti alla giustizia».

Intanto, l'ospedale Charité di Berlino, dove si trova ricoverato Alexei Navalny, ha diffuso l'ultimo bollettino medico: «Il paziente sta lentamente migliorando ma è ancora in condizioni gravi. Non siamo ancora in grado di escludere eventuali danni permanenti». Navalny, dissidente che ha denunciato sul web la corruzione in Russia, si era sentito male in volo, dopo essere stato in una manifestazione in Siberia. La sua portavoce aveva spiegato che probabilmente era stato avvelenato con una sostanza sciolta nel tè, con cui il dissidente e attivista era solito fare colazione. Un'ipotesi tristemente confermata dagli esami svolti a Berlino.
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